Estinzione titoli FSMA. Ne avevamo parlato in diverse occasioni su queste pagine, prima e dopo la conclusione del processo di refarming della banda 700 MHz: occhio alla scadenza delle autorizzazioni per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA). Il mancato rinnovo del titolo prima della scadenza dei dodici anni ex art. 6 cc. 1 e 2 All. A Del. Agcom 353/11/CONS, comporta l’estinzione dello stesso e, conseguentemente, la cessazione dell’attività.
Estinzione
Se la scadenza del titolo prima dei bandi FSMA (e LCN) costituiva condizione di inammissibilità alle procedure competitive, l’avervi partecipato con autorizzazione in corso di validità ed aver conseguito la collocazione utile in graduatoria all’esito delle negoziazioni coi network provider, evidentemente, non consente di superare la durata del provvedimento, che, se giunge al termine, senza essere stato rinnovato, subisce la estinzione.
Del. 353/11/CONS
Conseguentemente, il titolo autorizzatorio deve essere rinnovato prima della scadenza, nei modi e nei tempi previsti dalla richiamata delibera Agcom n. 353/11/CONS. Cioè almeno 30 giorni prima del termine, attraverso una specifica produzione documentale per la verifica della sussistenza dei presupposti.
Cosa succede in caso contrario?
“Non aver tempestivamente formulato istanza di rinnovo dell’autorizzazione FSMA, determina l’estinzione del titolo. E gli effetti sono gravi e non sempre recuperabili. Quanto meno relativamente all’associazione degli identificatori LCN”, commenta Giovanni Madaro, economista di Consultmedia applicato all’Area Amministrativa.
La variabile LCN
“E’ vero che può essere presentata una nuova istanza per FSMA, ma l’identificatore che vi verrà associato sarà il primo utile nell’Area Tecnica di riferimento. Col risultato che un nuovo entrante che, nelle more della procedura, avesse avanzato istanza, si troverà assegnato proprio il logical channel number perduto dal titolare dell’autorizzazione estinta“, continua Madaro.
Casi di estinzione non infrequenti
“Come Consultmedia monitoriamo costantemente le autorizzazione dei soggetti che assistiamo stabilmente e quindi evitiamo che possano incorrere in decadenze, che sono tutt’altro che infrequenti. Nell’ultima settimana, infatti, abbiamo già ricevuto richieste di assistenza da parte di nuovi clienti che si sono visti notificare i provvedimenti di estinzione”, conclude l’economista. (E.G. per NL)