Ottima perfomance di MTV (LCN 8), recentemente passata da Viacom al gruppo Sky: nei primi sette mesi del 2015, il content provider ha incassato 40 mln di euro, registrando un aumento del 14,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un trend assolutamente disallineato col mercato di riferimento, che si aggira sul -2,7% (-2,2% a luglio e col picco negativo di giugno del -5,6% a causa dell’assenza dell’appeal del mondiale di calcio brasiliano 2014). Va tuttavia detto, che negli ultimi anni MTV aveva registrato dati in pesante discesa, sicché il risultato conseguito dalla Vimn advertising and brand solutions (a.d. Paolo Romano) pur degno di plauso (l’obiettivo 2015 è di 60 mln di euro), va opportunamente contestualizzato lungo un periodo almeno triennale. Certo è che, per ironia della sorte, l’ottimo riscontro è giunto al termine della concessione, posto che dal 1° settembre la raccolta è passata (come era ovvio) a Sky Pubblicità (228 mln raccolti nei primi sette mesi, in pesantissimo decremento: -10,8%), anche se la concessionaria Viacom manterrà l’esclusiva per la raccolta pubblicitaria dei grandi eventi marchiati Mtv, brand non oggetto dell’alienazione. Ora, tuttavia, l’attenzione degli osservatori è concentrata sui contenuti del canale 8 del digitale terrestre, stante che è altamente probabile che il fornitore di servizi di media audiovisivi sarà risvoltato come un calzino, in base alla (quasi scontata) volontà di Murdoch di allargare la forbice del target 15-34 anni per ampliare il 3% medio di share su un pubblico troppo selezionato e commercialmente di limitate disponibilità economiche. Nel merito, secondo gli analisti, Sky punterà al target 15-64 anni, cercando di recuperare attraverso l’importantissimo presidio DTT la pesante quota pubblicitaria perduta nel 2015. (E.G. per NL)