Adriano Panzironi, il giornalista deus ex machina del programma alimentare (e non solo) Life 120, che contraddistingue il programma Il Cerca Salute, diffuso in tutta Italia sulla maggior parte delle tv locali e che dà il nome al canale nazionale su LCN 61, non l’ha mandata davvero giù.
Nocciolo della questione è il fatto che Canale 61, fornitore di servizi media audiovisivi nazionali, è collocato nel blocco dei canali sportivi e quindi deve programmare per non meno del 70% trasmissioni di tal guisa.
Così, a seguito – secondo la tesi di Panzironi – di un’inchiesta del quotidiano Il Tirreno, Agcom aveva avviato un’istruttoria che aveva interessato anche il Ministero dello Sviluppo Economico, il quale, ora, ha intimato al titolare della FSMA associata all’LCN 61 di ripristinare il palinsesto sportivo.
Panzironi, già oggetto peraltro di una controversia con l’Ordine dei Giornalisti (dalla quale è peraltro uscito indenne, come dallo stesso reso pubblico su Facebook), come dicevamo in apertura, non ha digerito la prescrizione e, tastiera alla mano, come più volte avvenuto nel recente passato, ha denunciato pubblicamente quella che ritiene una contestazione singolare: “A seguito della comunicazione da parte del Ministero abbiamo dovuto ridurre la programmazione sul canale 61 “life 120 Channel” delle puntate del Cerca Salute – scrive in un post sulla sua pagina di Facebook -. Questo perché il canale 61 dovrebbe trattare al 70% di sport. Anche se Life 120 riguarda anche lo sport, il Ministero ha intimato il cambio di palinsesto dopo forti pressioni da parte del Presidente della dell’Agcom”.
Panzironi, nel post, attacca duramente la giornalista Ilaria Bonuccelli de “Il Tirreno”, rea, a suo dire, di aver pubblicato “informazioni su istruttorie segretate (ovviamente è stata già denunciata anche dall’editore)”, ma soprattutto di non aver utilizzato “la stessa veemenza nei confronti di tutti i possibili interessati ad un’inchiesta e non solo ad personam”.
“Allora il lavoro che non ha fatto la Bonuccelli l’ho fatto io”, continua Panzironi, che riporta un lungo e dettagliato elenco della “situazione attuale della programmazione televisiva italiana non in regola con i disposti del Ministero delle comunicazioni (dello Sviluppo Economico, ndr)” che spazia da Mediaset, La 7, Nove, Tv8, RAI, QVC e HSE24, per arrivare a Spike e DMax, passando da Cine Sony, Retecapri e Canale italia.
“Come noterete tutti i gruppi televisivo contravvengono alle regole, ma solo al Life 120 è stato imposto di modificare il palinsesto. Vediamo se la Giornalista Ilaria Bonuccelli, procederà a denunciare pubblicamente anche gli altri gruppi editoriali“, provoca Panzironi su una materia, quella della programmazione sostanziale dei canali tematici, che, al di là di molti dei casi specifici da lui citati non sempre a proposito, effettivamente costituiva una bomba innescata. (M.L. per NL)