Gina Nieri, consigliere Mediaset, nel corso di un’audizione alla Camera ha sostenuto che il refarming della banda 700 MHz per favorire la successione del 5G sulle frequenze tv comporterà oneri economici e disagi rilevanti che non potranno essere solo a carico dei player tv. Lo Stato deve ridistribuire agli operatori di rete nazionali una quota dei 6 miliardi incassati dall’asta per l’assegnazione delle frequenze per il 5G.
“Serve che la politica accompagni il passaggio al 5G per la distribuzione delle frequenze e l’acquisto dei device: i 150 milioni previsti nella legge di bilancio non sono sufficienti, bisogna mettere a disposizione parte degli introiti delle aste per le frequenze che sono stati di 6 miliardi”, ha detto nel suo intervento la Nieri.
Il 5G, la nuova tecnologia per la telefonia, “non serve per fare meglio la nostra Tv che è già tutta in rete, ma siamo assolutamente favorevoli allo sviluppo delle nuova tecnologia che non deve però avvenire a scapito di quelle esistenti”, ha concluso il portavoce di Mediaset.
Ricordiamo che in data 07/02/2019 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha pubblicato la Delibera n. 39/19/CONS recante “Piano Nazionale di Assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (PNAF)” che, ai sensi dell’articolo 1, comma 1030, della legge 205/2017, come modificato dall’art. 1, comma 1103, della legge 145/2018, il piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (PNAF). Con tale Delibera, il processo di refarming della banda 700 MHz è entrato nella sua fase operativa, considerato che le vigenti delibere di pianificazione cessano di avere efficacia alla data di attuazione del PNAF, secondo il calendario nazionale definito con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di cui all’articolo 1, comma 1032 della legge n. 205/2017, così come emendato dalla legge n. 145/2018. (E.G. per NL)
Foto antenne di Floriano Fornasiero