DTT. Mediaset punta al pareggio della pay tv: incasso di 100 mln per Premium, nuovi format e strategie pubblicitarie

Telefonica acquisirà l’11,1% delle attività della pay tv del Biscione con un investimento di 100 milioni di euro, che riflette un equity value di 900 milioni di euro della società.

Alla fine del primo tempo della partita che Mediaset sta giocando sulla pay tv, la notizia è che Premium vale la bellezza di 900 milioni – gli analisti non si erano spinti oltre i 400-500 mln -. Telefonica – con la quale il Biscione sta rafforzando l’alleanza – dopo aver destinato oltre 350 milioni per il 22% della spagnola Dts ha infatti deciso di entrare nelle attività italiane a pagamento di Mediaset: e per il gruppo capitanato dal vicepresidente Piersilvio Berlusconi questa mossa ha portato una innegabile ondata di liquidità (ottenuta peraltro proprio sul filo di lana dell’asta dei diritti per la Champions League in Spagna, assegnati a Mediapro: il Biscione, come si legge in un articolo di martedì 8 luglio apparso su Italia Oggi, è riuscito a sfilarsi appena in tempo da Digital+, prima cioè che il valore della pay tv spagnola potesse diminuire). Certo è che il progetto che circolava nell’aria di Cologno Monzese negli scorsi mesi è stato disatteso: nessun soggetto di respiro europeo in combinato con la tv del Qatar che tenga le redini di tutto il calcio televisivo in Spagna e Italia. Una volta che, come ricorderanno i nostri attenti lettori, da un lato il governo Rajoy ha lanciato chiari segnali del suo malcontento circa un possibile ingresso di Al Jazeera nei giochi, e dall’altro i diritti della serie A italiana sono stati frazionati tra Premium e Sky, il Biscione da iniziale predatore, pare aver accettato di buon grado il ruolo di preda. Dopo la recente cessione della sua fetta di Digital+, è quindi ora la volta di Premium e i vertici non escludono nuovi possibili acquirenti per il futuro. L’obiettivo di portare la pay tv in una situazione di sostanziale pareggio inizia quindi ad intravvedersi all’orizzonte che non sembra più tanto lontano: nel 2014-2015 Mediaset non dovrà pagare i diritti per la Champions, esclusiva Sky, e avrà a proprio carico il prezzo del vecchio contratto per quelli relativi alla Serie A, godendo di benefici di bilancio per svalutazioni dei passati esercizi. Inoltre, come ricordato da questo periodico nei giorni scorsi, i vertici puntano su un futuro travaso di abbonati, per sottrarre una base di 400 mila utenze Sky. Intanto nei giorni scorsi il Biscione ha presentato alla stampa i nuovi palinsesti per la stagione autunnale delle sue reti, nonché le strategie su cui punta la concessionaria di pubblicità del gruppo di Cologno Monzese. Autunno all’insegna di vecchie conferme come C’è Posta per Te e Zelig, Squadra Antimafia, I Cesaroni, Colorado, Quarto grado e Quinta Colonna, ma anche di novità tra le quali spiccano lo sbarco de L’Isola dei Famosi (storico format Rai) su Canale 5 e il nuovo show Tu si que vales, una sorta di “Corrida” – chissà se sarà in grado di portarci alla mente le performance dell’originale programma di Corrado Mantoni -, prodotta da Fascino su format Endemol, probabilmente condotta da Maria de Filippi. La strategia di vendita di Publitalia poi, come dichiarato, verterà sull’offerta cross mediale e sull’integrazione di tutti i mezzi della galassia Mediaset: più di 100 progetti tra multimedia e branded content vedranno la luce e, come affermato dal presidente e a.d. Giuliano Adreani, assisteremo anche al debutto di nuovi formati pubblicitari tematici tra sport, entertainment e breaking news. Il Biscione scommetterà molto anche sulle audience mobili – argomento di continuo e acceso dibattito in questi ultimi mesi – che, oltre ad accrescere il totale complessivo degli ascolti, sono importanti e fondamentali per le opportunità di interazione del pubblico. Pare che il Publitalia si stia preparando per dare del filo da torcere a Rai Pubblicità che sta per chiudere il primo semestre con segno positivo del +4,2% , risultato comunque di un andamento altalenante della raccolta che ha registrato un +4,1% nel primo trimestre, per poi andare in negativo in aprile e maggio, e con un giugno in netto balzo grazie ai mondiali brasiliani che hanno favorito, come ricorderanno i lettori, un’ampia impennata pubblicitaria (il fatturato legato al torneo raggiungerà la cifra record di 77 mln di euro). L’a.d. della concessionaria Fabrizio Piscopo parla di un luglio positivo e ricorda le buone prospettive per Carosello, che riprenderà a metà settembre, per l’app Proxee nelle sale cinematografiche e per il second screen, già attivo su Rai tv. (V.R. per NL)
 

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