da Franco Abruzzo.it
Monte Carlo, 18 gennaio 2008. Una tv di qualità e in esclusiva, niente interruzioni pubblicitarie all’interno dei programmi, prezzo ragionevole e nessun obbligo a comprare canali accessori che non interessano. Eccolo il dna di Premium Gallery, la nuova offerta pay di Mediaset che parte domani. Si tratta di sei canali (tre reti visibili anche in modalità `+1′, con il palinsesto slittato in avanti di un’ora) con tutta la produzione cinematografica e di serie tv targata Warner e Universal. Tradotto in cifre, significa 3 mila ore di prodotto televisivo `fresco’ all’anno, con un tasso di ripetizione assai inferiore rispetto alla programmazione satellitare e all’insegna della qualità. Soprattutto, un costo accessibile a chiunque: 8 euro al mese senza obbligo di sottoscrivere alcun abbonamento. Domani a partire delle 13,30, i possessori della scheda Premium potranno già vedere sui loro schermi, gratis per tre giorni, Mya, Steel, Joi. Il primo è pensato per le donne, ma anche per il lato più sensibile degli uomini. Steel è dedicato a chi ama l’azione e il mistero, ma anche a chi insegue la risata. Joi è una sorta di ‘baricentro’ di questa offerta, un canale pensato per tutti, piccoli e grandi che non vogliono perdersi i classici contemporanei e i blokbuster.
“Abbiamo un patrimonio di tecnologie e know how che rendono naturale la nostra entrata nel mondo pay”, spiega Pier Silvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset, presentando Premium Gallery a Montecarlo. Un’offerta che nasce concentrata sul digitale terrestre, ma che mira a espandersi su altre piattaforme, dal satellite (“a un buon punto” le trattative con Sky) alla banda larga. Con la conseguenza positiva, nota Berlusconi, “di aumentare la concorrenza e l’offerta pay e favorire mercato e consumatori”.
L’accordo firmato in esclusiva con Warner e Universal, per un ammontare intorno ai 500-600 milioni di euro, garantiscono a Mediaset, oltre ai contenuti free, 3 mila ore di “produzione televisiva pregiata” all’anno sulla pay che, di fatto, vengono sottratte a Sky. Il colosso di Murdoch, ha fatto notare il responsabile digitale terrestre Mediaset, Federico Di Chio, perderebbe tutti i film prodotti dalle due case americane, si parla di circa 250 pellicole all’anno, e il 40% delle serie che attualmente trasmette: dall’attesissima quarta stagione di ‘Dr House’ a ‘Senza traccia’ e ‘Cold Case’, serie che occupano alcune prime serate di Raidue (che però continuerà ad avere la prima tv). Tra gli altri, ‘Gossip girl’, ‘Men in trees’, ‘Nip/Tuck’, ‘The closer’, ‘The O.C.’, e le prime serie di ‘E.R.’, quando nelle corsie del Chicago Hospital ‘operava’ ancora il bel dottor Ross, alias George Clooney.
Molti anche i successi di Hollywood, divisi per gusti e canali: da ‘The prestige’, ‘Ocean’s 13’, ‘King Kong’ su Joi a ‘L’amore non va in vacanza’, ‘Orgoglio e pregiudizio’, ‘Volver’ su Mya, fino a ‘300’, ‘The Bourne ultimatum’, ‘I figli degli uomini’ nel “mondo” più dark del bouquet gallery, quello di Steel. Che accanto a misteri ed esplosioni, non dimentica la risata (’40 anni vergine’) e da mezzanotte si tinge di viola, ospitando SciFi, il brand di NbcUniversal (che produce con Mediaset Steel) leader del mondo dedicato alla fantascienza e all’ignoto.
L’accesso a Premium Gallery, spiega Marco Leonardi, direttore di Mediaset Premium, sono molto semplici e consentono a chi già possiede una carta pre-pagata Mediaset di vedere gratis per tre giorni i tre canali. In generale, i 12 giorni di programmazione di gennaio vengono regalati a chi compra febbraio, e chi acquista il Grande fratello avrà gratis, per i 100 giorni della durata del reality, anche Gallery. Strategie per acquisire nuovi clienti ma, soprattutto, fidelizzare i clienti che già comprano l’offerta a pagamento Mediaset, “con l’obiettivo di aumentare la spesa per utente. Nel 2007 – ricorda Marco Giordani, ad di Rti – abbiamo avuto 2,2 milioni di abbonati, con una spesa media di 50-55 euro.
L’obiettivo è arrivare almeno a 3 milioni, con una spesa media di 100 euro”. Solo l’anno scorso, ricorda Berlusconi, “i ricavi del digitale terrestre sono aumentati del 70% rispetto al 2006, con un fatturato di 200 milioni di euro”. L’obiettivo della nuova sfida è di arrivare a ‘break even’ (pareggiare il bilancio) entro il 2010.
Il nuovo bouquet sarà trasmesso sulle frequenze di D-Free (il multiplex di Tarak Ben Ammar) al posto di Italia 1 e Rete 4. Per il lancio, il Biscione ha messo in campo una massiccia campagna pubblicitaria, per circa 10 milioni di euro: sono già in onda due spot con testimonial d’eccezione come Hugh Laurie (House) e Uma Thurman sulle reti Mediaset, su Boing, Sportitalia, SiLive 24, Coming Soon (“abbiamo provato con Sky, ma ci hanno detto di no”, scherza Pier Silvio Berlusconi). La campagna sarà anche su altri media: domani ‘bombardamento’ su Corriere della Sera e Repubblica, con ben 16 spazi dedicati. (Apcom)