Complice l’indisponibilità di capacità trasmissiva sui mux nazionali dopo la riduzione del numero delle reti causata dal refarming della banda 700 MHz (in assenza dell’originariamente previsto passaggio, entro il 30/06/2022, alla modulazione T2, che avrebbe aumentato la banda disponibile), si sta diffondendo l’impiego dello standard HBBTv (Hybrid Broadcast Broadband Tv). Anche se – esattamente come avevamo previsto cinque anni fa – con finalità diverse da quelle inizialmente previste da chi lo aveva ideato.
Il modello HBBTv originario
Infatti, se le opzioni sottese alla HBBTv originariamente erano il Telecomando virtuale, la Catch-up TV, l’interazione coi Social network, la funzione Cerca, i contenuti On demand, l’EPG, il Restart e l’Highlight, oggi (in Italia) lo standard è, come detto, prevalentemente impiegato per sopperire alla indisponibilità di banda.
Ibrido nell’ibrido
Le strategie d’impiego adottate spaziano dalle soluzioni jump applicate a canali a basso bitrate che, alla presenza di tv effettivamente connesse e con funzione HBBTv attivata, in automatico, dopo qualche istante di latenza (cd. “nero”) dirottano il televisore sul contenuto streaming (ovviamente di maggiore qualità audio/video), a quelle dove il contenuto DTT non è proprio disponibile.
Di necessità virtù
Al primo caso appartengono, per esempio, TCI (LCN 248), Radio Radio (LCN 253) e ByoBlu (LCN 262), canali comunque fruibili (a bassa qualità) anche da chi non dispone di smart tv connesse alla rete con la funzione HBBTv attiva.
Impieghi HBBTv singolari
Esiste però un modello più estremo, che utilizza una ridottissima quantità di capacità trasmissiva unicamente per ospitare un cartello associato al logical channel number (LCN) del FSMA, col quale il fornitore di contenuti avverte l’utente con tv HBBTv ready non ancora connessa, della possibilità di accedere a contenti IP ulteriori rispetto a quelli DTT (mentre per chi ha già l’apparato collegato alla rete il passaggio è automatico).
Radiodue visual radio: jump HBBTv su LCN 202
A questo utilizzo (cartello + jump), non espressamente codificato nel TUSMAR (D. Lgs. 208/2021), ha aderito anche RAI, che sul canale 202 da ieri ospita la visual radio di Radiodue (cfr. immagine in apertura) unitamente ad altri contenuti (visual o audiografici) nell’arco “radio” da LCN 701 a LCN 712.
Passo intermedio verso il DVB-I
A ben vedere, questo particolare impiego della HBBTv (che a quanto ci risulta ha origine nostrana e, forse, utilizzo esclusivamente italiano), è un passaggio intermedio verso il DVB-I, che – ormai tutti ne sono convinti – sarà l’approdo definitivo della tv lineare.
Legificazione
Dal punto di vista normativo occorrerà però al più presto (compatibilmente con le incertezze politiche che occuperanno, purtroppo, i prossimi mesi) prendere atto del fenomeno (attraverso un processo di legificazione, cioè di ratifica da parte del legislatore o del regolatore della situazione di fatto generatasi sul mercato), affinché non si creino distonie interpretative. (E.G. per NL)