Il 14/05/2021 l’Espresso pubblicava un articolo con un titolo provocatorio: “Il regalo dell’Agcom a Mediaset: un altro canale generalista per il Biscione”. Argomento era il canale 20. O meglio, l’identificatore LCN 20, ex Retecapri, acquistato nel 2017 da Mediaset. Da sempre generalista, in quanto rilasciato ad un’emittente nazionale analogica. Retecapri, per l’appunto.
Il senso del pezzo, quindi, ci sfuggiva.
Il (presunto) regalo a Mediaset
Scriveva L’Espresso: “L’Autorità per le comunicazioni ha accolto la richiesta del gruppo televisivo: 20 raggiunge il rango di Rete 4, Canale 5 e Italia 1. In questo modo l’azienda della famiglia Berlusconi batte la Rai. E a firmare la delibera è stata la commissaria scelta da Forza Italia”.
Canale 20
L’articolo sul canale 20 proseguiva evidenziando che “Dal 21 aprile, dopo una arzigogolata delibera dell’Autorità per le garanzie e le comunicazioni, più nota con la sigla Agcom, l’emittente della famiglia Berlusconi dispone di quattro canali di tipo generalista: Rete 4, Canale 5, Italia 1 con l’aggiunta di 20, uno spazio nello spettro televisivo in passato acquisito da Retecapri.
I player
Viale Mazzini è ferma al solito terzetto con Rai 1, Rai 2 e Rai 3, Urbano Cairo ha La7, Comcast (cioè Sky) ha Tv 8, Discovery ha la Nove. Questo passaggio di 20 – che sfiora la media giornaliera dell’1 per cento di ascolto – da canale semigeneralista che trasmette eventi sportivi e serie televisive a canale generalista ne aumenta il valore economico e comporta per Mediaset vantaggi industriali e pubblicitari. Cresce il divario pratico e simbolico dai principali concorrenti”.
l’ostruzionismo di Cologno Monzese
“Il Biscione si è rivolto all’Autorità lo scorso ottobre – anche se dalla stessa precisano che tali domande transitano prima per il ministero per lo Sviluppo – durante il trasferimento delle frequenze televisive per l’arrivo, con enorme ritardo in Italia anche per l’ostruzionismo di Cologno Monzese, della seconda generazione del digitale terrestre.
Il fratello di Lasorella
Sempre nel medesimo periodo si è insediato il nuovo collegio dell’Agcom presieduto da Giacomo Lasorella, fratello della giornalista Carmen, ex vicesegretario generale della Camera, nominato in quota Cinque Stelle.
Arìa nuova
La delibera del 21 aprile è firmata da Laura Aria come commissario relatore. Aria è stata eletta in Parlamento su proposta di Forza Italia. Quantomeno non ha deluso le aspettative”.
Agcom: il canale 20 è generalista ab origine
La ricostruzione dell’Espresso è stata tuttavia immediatamente smentita da Agcom che con una nota ha evidenziato come l’articolo esponesse “in modo errato i fatti, portando a conclusioni fuorvianti” a riguardo della genesi del canale 20.
Tecnicismi
“La materia è tecnica e richiede l’inevitabile richiamo a norme giuridiche”, spiega Agcom. “La numerazione automatica dei canali è soggetta ad una specifica disciplina, ai sensi dell’art. 32 del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR). Il primo piano di numerazione automatica dei canali televisivi sul digitale terrestre è del 2010, con l’approvazione della delibera 366/10/CONS, quello successivo al 2013 attraverso la delibera 237/13/CONS.
Nuovo piano LCN
Canale 20 generalista da oltre 10 anni
Come è agevole verificare, consultando i provvedimenti citati, ai canali generalisti nazionali vengono attribuiti sin dal 2010 i numeri da 1 a 9 e, per quelli che non trovano collocazione in tale sequenza di numeri, il numero 20 del primo arco di numerazione. È dunque dal 2010, cioè dall’avvento della televisione digitale nel nostro Paese, che il canale 20 viene attribuito a un canale generalista nazionale.
Il Piano LCN
Il Piano LCN non assegna i numeri alle singole emittenti, semplicemente ripartisce gli archi di numerazione in base ai generi (canali generalisti nazionali; emittenti locali e nativi digitali a diffusione locale; digitali terrestri a diffusione nazionale in chiaro; servizi di media audiovisivi a pagamento; trasmissioni differite dello stesso palinsesto, canali diffusi in HD, trasmissioni radiofoniche): i numeri vengono assegnati dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE).
Competenze del Mise
Venendo alla vicenda citata nell’articolo, il canale numero 20 nel 2010 era stato assegnato a Rete Capri, nel 2017 Mediaset lo ha acquistato assieme al ramo d’azienda. Nel 2018 il canale ha adottato l’attuale denominazione. Come è stabilito dalla normativa, l’attribuzione dei numeri LCN e le autorizzazioni al subentro nella titolarità dei canali sono di esclusiva competenza del MISE“. (E.L. per NL)