Esulta il CRTL – Comitato Radio TV Locali per la vittoria della battaglia contro l’ordinamento dei canali del telecomando "che aveva privilegiato le nuove tv nazionali sul digitale terreste e relegato agli ultimi posti del telecomando le emittenti locali (salvo alcune)".
Come già riportato in altri articoli di questo periodico, il Consiglio di Stato con sentenze del 31 agosto 2012, ha respinto gli appelli dell’AGCOM, del MSE-Com, delle associazioni FRT, Aeranti-Corallo, DGTVi, Associazione Tv Digitali Indipendenti e di alcune emittenti nazionali, confermando la sentenza del TAR Lazio che lo scorso anno aveva annullato la delibera AGCOM 366/10 sull’ordinamento dei canali del telecomando della televisione digitale terreste. Tutto da riscrivere in tema di LCN, quindi, anche se la disciplina transitoria dovrebbe scongiurare il caos per operatori e utenti. Con la decisione (finale) dei supremi giudici amministrativi, secondo il CRTL, "Le Tv locali possono fare un, seppur lieve, sospiro di speranza", anche se in questo momento "la vera battaglia è sul fronte espropri delle frequenze". Ricorda il Comitato: "Lo Stato ne ha vendute 9 e nel 2015 ne venderà ancora altre. Senza frequenze non possiamo trasmettere e non è accettabile la costrizione di affittarle per continuare l’attività". (M.L. per NL)