Continua a far discutere la sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda del logical channel numbering. Dopo Telenorba, ha chiesto di rendere nota su queste pagine la propria posizione sulla vicenda l’emittente nazionale Rete Capri.
Secondo l’emittente campana la decisione del supremo organo di giustizia amministrativa "si traduce, come già ReteCapri rivendicava, a far traslocare MTV (n.8) e DeeJay TV (n.9) in un arco di numerazione dedicato alle tv tematiche o semigeneraliste native digitali, consentendo finalmente di far scalare al loro posto ReteCapri, alla quale era stato assegnato il successivo e ultimo numero (dopo il 9) dedicato alle nazionali generaliste ex analogiche (cioè il n. 20, poiché il range 10-19 era prevista per le tv locali)". ReteCapri tiene inoltre a precisare che, "oltre al requisito basilare della tipologia di programmazione prevista per il primo range 1-9, cioè il carattere "generalista", viene espressamente menzionato dal Consiglio di Stato anche il requisito della storicità ("ex analogica"), vale a dire l’attività di emittente nazionale generalista prima del passaggio al digitale terrestre. Ebbene ReteCapri nasce come Tv nazionale nel lontano 1982, ancor prima di Canale5 –Fininvest". L’emittente guidata da Costantino Federico, spiega la nota inviataci, aveva "iniziato già nel 1980 l’espansione del segnale sul territorio nazionale, testimoniato dall’acquisto della rete di Tele Capodistria e dall’aver vinto il primo processo nel 1981 per non aver osservato il divieto di collegamenti in diretta con ponti radio e il conseguente limite di trasmissioni in ambito locale regionale. I ricorsi di AGCom, MISE e MTV respinti dal Consiglio di Stato hanno riaperto la guerra del telecomando con editori che vorrebbero ora accaparrarsi le posizioni in oggetto pur non avendone i requisiti. L’ultimo caso è quello di Discovery Italia per le emittenti Real Time e Dmax che, secondo indiscrezioni, vorrebbe conquistare almeno una posizione, la n. 9 (oppure 8 se la 9 dovesse passare nel range delle prime tv locali). Ciò è impossibile essendo questi canali nativi digitali". Proprio a riguardo di "presunte trattative per acquisire la posizione N. 20", Rete Capri dichiara "che i contatti intercorsi con Discovery non hanno alcun rango di trattativa per la cessione poiché non esiste alcuna intenzione di cedere la posizione LCN, anzi, l’emittente, sulla base della ripresa del lavoro del Commissario Ruggieri, è già in attesa di poter sbarcare, finalmente, sul n. 8 oppure sul n 9", conclude il network. Attendiamo di conoscere le posizioni dei soggetti citati da Rete Capri, se vorranno comunicarle. (M.L per NL)