Continua a far discutere nel settore dell’emittenza locale la delibera Agcom n. 237/13/CONS relativa al nuovo piano di numerazione automatica della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento.
Dopo il Comitato Radio Tv Locali e la Federazione Radio Televisioni, a contestare con determinazione il provvedimento regolamentare è l’associazione Aeranti-Corallo. "Le numerazioni riservate alle tv locali nel primo (10-19 e 97-99) e nel secondo arco (110-119 e 197-199) di numerazione sono solo 13 (per arco), contro le precedenti 39 (per arco)", con la conseguenza, spiega l’ente esponenziale, che così sono perse le numerazioni 71-96 e 171-196 e "il settore avrà una minore presenza nelle numerazioni più importanti e, quindi, una minore visibilità sulla televisione". Per il sindacato, "Risulta inoltre molto penalizzante l’attribuzione delle numerazioni 10, 97, 98 e 99 subordinata alla partecipazione ad accordi di syndication per la trasmissione di programmi in contemporanea. La scelta operata dall’Agcom penalizza, in particolare, proprio le emittenti facenti parte delle syndication, che, a differenza delle altre emittenti locali, non otterranno una numerazione utilizzabile incondizionatamente. Tali emittenti, infatti, in caso di cessazione del rapporto di syndication, perderebbero il diritto alla numerazione, che spetterebbe alle emittenti subentranti nel rapporto stesso. Tutto ciò comporta anche una evidente svalorizzazione dell’avviamento aziendale delle emittenti facenti parte delle syndication". Per Aeranti-Corallo, "è inoltre inaccettabile la scelta di non prevedere (come invece faceva il precedente regolamento) l’attribuzione di specifiche numerazioni per le emittenti locali con copertura pluriregionale che, utilizzando un’unica rete, hanno evidenti difficoltà tecniche nel differenziare le numerazioni tra le diverse aree servite". Ad avviso del portatore di interessi diffusi, è probabile lo sviluppo di un ampio contenzioso giudiziale avanti il Tar Lazio. (E.G. per NL)