DTT, Lazio: a un anno dallo switch-off le tv locali sono agonizzanti

Rifinanziare il bando regionale dell’audiovisivo per altri 26 milioni. E’ questa la risposta che le associazioni di categoria delle emittenti televisive del Lazio hanno chiesto venga data alla crisi di un settore con 60-70 milioni di fatturato e un migliaio di addetti.

Un’emergenza innescata dalla congiuntura economica e dal passaggio al digitale terrestre. La commissione “Vigilanza sul pluralismo dell’informazione” del Consiglio regionale del Lazio, ha annunciato il presidente Francesco Scalia (Pd), presenterà una mozione per chiedere che sia rifinanziato tale bando. “E’ una situazione difficile – osserva Scalia – è un’emergenza che condiziona il sistema radiotelevisivo privato locale. Consentire lo sviluppo e l’indipendenza di queste imprese è garanzia di pluralismo. L’intervento urgente da fare è, pertanto, quello di finanziare le domande del bando ammesse ma non finanziate. Inoltre bisogna iniziare a ragionare, assieme agli operatori del settore, su una proposta di testo unico, nell’ottica di fissare per il futuro criteri selettivi di sostegno stabile”. Calo della pubblicità e difficoltà ad esser trovati sul telecomando nella nuova numerazione dei canali digitali – tecnologia che ha comportato impegnativi investimenti – sono stati indicati dagli operatori come in grado di minare il pluralismo dell’offerta di informazione. In altre regioni si è intervenuti in occasione dello switch off con contributi specifici, nel Lazio è invece stato emesso un bando per l’audiovisivo utilizzato anche dal comparto cinematografico. Farne un altro, a detta dei rappresentanti delle emittenti, richiederebbe tempi lunghi, rifinanziare l’ultimo – estendendolo a tutti coloro avevano già diritto al contributo – accorcerebbe al contrario i tempi. Fattore, questo del tempo, che è considerato essenziale: “In uno scenario di grande crisi, non essere visti significa morire. Se non si interviene rapidamente, il rischio è che le emittenti locali spariscano” ha detto Rosario Alfredo Donato, direttore della Federazione Radio televisioni (FRT). (fonte Iris Press)

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