L’estate ha portato buoni frutti alle realtà televisive nazionali minori, destabilizzando il rapporto con i colossi dell’etere. Basandosi sui dati Auditel registrati giovedì 30 agosto, le sette grandi tv generaliste (RAI, Mediaset e La 7) hanno raccolto, in prima serata, solo il 58% di share, lasciando il 42% degli spettatori ai canali tematici, alla pay tv e alle tv locali.
Un bello smacco per chi, fino ad un paio di anni fa, dominava la scena degli ascolti (fagocitando l’80% di share). Tuttavia, a detta di Paolo Ruffini, direttore di La7, questo potrebbe essere un fenomeno limitato al solo periodo estivo, perchè le piccole realtà mantengono palinsesti di qualità a dispetto dei superplayer che nel periodo estivo stringono le borse della programmazione. Tornando ai dati raccolti giovedì sera, il programma più seguito è stato Superquark, su Raiuno, che ha registrato uno scarso 13%, risultato che un tempo poteva essere quello ottenuto da Italia Uno, al terzo o quarto posto. Il fatto che questo esito attualmente rappresenti un dato da leadership è l’effetto di una grande frammentazione nel quale, afferma Ruffini “alcune reti perdono la loro identità ed entrano in crisi, altre invece la conservano e la consolidano, come credo stia facendo La7”. In questo scenario, anche un misero 4,6% di share registrato da Piazza Pulita, il programma di approfondimento politico condotto da Corrado Formigli su La7, apparentemente considerato un flop, può invece essere un grande successo. (V.V. per NL)