Reti di 2° livello (tirate come un elastico) del DTT come scialuppe di salvataggio per FSMA oggi attivi che non troveranno spazio sui vettori di 1° livello.
Non basterà ridurre la capacità trasmissiva per FSMA (fornitore di servizi di media audiovisivi), come si starebbe discutendo in queste settimane al Mise, il cui ministro Giorgetti comincia a sentire il peso di una incipiente responsabilità politica da falcidia di piccole televisioni.
Primo comandamento: evitare l’accaparramento di capacità trasmissiva
Tra le misure allo studio, a quanto risulta a NL, vi sarebbe la riduzione della capacità trasmissiva assentibile pro capite ad ogni FSMA, così aumentando la porzione utile della graduatoria stilata a seguito dei bandi per fornitori di servizi di media audiovisivi scadenti il 21/09/2021 (05/10/2021 per la sole regione Marche).
L’autogol delle linee guida
Con l’approvazione delle linee guida definitiva, il Mise, ad inizio aprile 2021, accogliendo le istanze delle grandi emittenti areali, aveva infatti disposto la sostituzione della previsione di 1 Mbit/s per trasmissioni in SD (indicato da Agcom) con il valore di 1.5 Mbit/s. Limitando così – di molto – l’accesso degli attuali fornitori di contenuti. Un azzardo (incomprensibile) su cui ora si cercherebbe di porre rimedio.
1 MB max, non 1,5 MB minimo
Ad esclusione dei top player areali (coincidenti con i primi 5 posizionati nelle graduatorie dei contributi ex DPR 146/2017), i fornitori di servizi di media audiovisivi vorrebbero infatti che la capacità trasmissiva conseguibile fosse ripristinata ad un massimo di 1 MB H264.
Contentuti HD locali? Dai, siamo seri….
E soprattutto che venga soppressa l’assurda possibilità di trasmettere in alta definizione contenuti locali sul DTT (ipotesi che francamente lascia perplessi, visti i precedenti fin qui conseguiti dal comparto). Esigenza che – semmai si verificasse – ben potrebbe essere soddisfatta, senza pregiudizio per i terzi, in IP, attraverso le soluzioni HBBTV (Hybrid Broadcast Broadband TV).
Approccio elastico
Ma tra le soluzioni allo studio, dicevamo, c’è quella di destinare la massima flessibilità possibile alle reti di 2° livello. Molte delle quali saranno assegnate nelle prossime settimane a seguito dei bandi per operatori di rete scaduti il 07/08/2021.
Diritti d’uso nani
Tali reti, attraverso un approccio che consenta la massima estensione dei diritti d’uso nani, potrebbero essere sfruttate adeguatamente a mente dell’art. 1 c. 3 della determina di assegnazione dei diritti d’uso.
Piccoli diritti crescono
Il quale stabilisce che “il diritto d’uso è esercitato attraverso gli impianti costituenti la rete già indicata nella istanza di partecipazione alla procedura di assegnazione, nonché attraverso gli eventuali ulteriori impianti preventivamente autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico”. Ovviamente nel rispetto dei PDV esteri, come indicato nella delibera Agcom 39/19/CONS.
Scialuppe di salvataggio
In questo modo potrebbero essere realizzate delle capienti scialuppe di salvataggio per tutti quegli FSMA oggi attivi che non troveranno spazio sulle reti di 1° livello. (M.L. per NL)