L’assegnazione delle frequenze del digital dividend interno è in stallo. Agcom e MSE-Com sono ormai orientati ad utilizzare almeno due delle frequenze nazionali ritagliate per i nuovi entranti su prescrizione UE (che ha sottoposto a sanzioni il nostro paese), per la soluzione dei giganteschi pasticci interferenziali emersi dall’attuazione di un’assegnazione di canali DTT poco più che a casaccio.
In particolare, uno dei canali nazionali tra i più appetibili tra quelli disponibili (probabilmente il canale 58 UHF) dovrebbe essere impiegato per alleviare le sofferenze degli utenti RAI, mentre l’altro sarebbe destinato a mitigare le perturbazioni subite dalle emittenti private assegnatarie di risorse frequenziali conflittuali con trasmittenti estere. Preoccupata da questa situazione, Mediaset avrebbe quindi messo le mani avanti per acquisire i titoli per l’esercizio del quinto multiplex per il digitale terrestre. "Che in realta’ ha gia’", scrive a riguardo il quotidiano Italia Oggi. Ad avanzare una richiesta in tal senso è stata Elettronica Industriale, "la societa’ del gruppo che si occupa delle reti di trasmissione", spiega il giornale, precisando che il player DTT avrebbe "chiesto al Ministero dello sviluppo economico, all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni e all’Antitrust di poter convertire il multiplex Dvb-h, quello per la televisione mobile, in Dvb-t". E lo ha fatto a febbraio, "e’ scritto nella relazione sulla gestione del 2012, e ora attende le tre pronunce. Se i responsi saranno positivi, il gruppo televisivo avra’ la possibilita’ di tagliare almeno parte dei costi di trasmissione dei suoi canali attualmente trasportati su frequenze di terzi e magari potra’ anche lanciare nuove versioni ad alta definizione", conclude Italia Oggi. (E.G. per NL)