Beh, che il 66 acquisito recentemente (almeno sul piano formale) da Retecapri fosse un’occupazione transitoria per Italia 2 di Mediaset era evidente. O almeno lo era per noi, che, solitario organo di stampa, l’avevamo scritto da subito: era impensabile che, almeno fintanto che esisterà l’anacronistica separazione per generi degli LCN (non durerà molto, invero), che Italia 2 potesse occupare un logical channel number di genere musicale, la cui destinazione inevitabile non poteva che essere un prodotto dedicato alla musica. Una radio, appunto. E segnatamente una di quelle di Radiomediaset. Che sia RMC, R 101 o Radio 105 (come noi pensiamo) sarà da vedere, ma è lì che si finirà. Prima o poi.
L’acquisizione del 55 di Cine Sony (genere cultura) dalla Sony Pictures Television (per cui c’è una ufficialità di Agcom) ha quindi una doppia finalità per il Biscione: la prima quella di trovare appunto una collocazione ad un marchio/palinsesto su cui Mediaset evidentemente crede ancora; la seconda, quella di togliere dal mercato un pericoloso accesso per competitor che avrebbero potuto ambire al doppio 5 di Canale 5 (tanti sono gli utenti che arrivano sul 55 a causa di un errore di digitazione sul telecomando).
I pretendenti per i canali 55 e 45 erano infatti stati diversi. Anzitutto Viacom, inizialmente considerata favorita perché già concessionaria della pubblicità dei due canali (attraverso Viacom Pubblicità & Brand Solutions), soprattutto per il canale 45 (il player sembrava voler espandere l’attività nell’area visto il successo di Nickelodeon in esclusiva su Sky), LCN su cui aveva mostrato appetito anche De Agostini (già editore di Alpha su LCN 59 e Super! sul 47 in joint venture con Viacom), pure interessata al target bambini/ragazzi (ma che avrebbe potuto decidere di non entrare in competizione con Viacom, preferendo definire una joint venture con essa), ma anche Fox, che sotto il nuovo cappello della Disney (che ha già annunciato il proprio servizio di SVOD in aperta competizione con Netflix) ha il core sulla stessa tipologia di pubblico.
Confermata invece la gestione in tandem con Turner (socio di Mediaset in Boing al 49%) del 45 di Pop che dovrebbe chiamarsi Boing Plus (anche qui Agcom ha espresso il proprio assenso). (M.L. per NL)