"Con nessun mezzo si impedira’ a Sky di entrare nel mercato del digitale terrestre nel 2012, sia nel caso voglia acquistare delle frequenze o societa’, sia nel caso voglia prendere in gestione dei canali".
Cosi’ il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, risponde, in una lettera al Financial Times, alle accuse che, in un editoriale del 7 aprile a firma di Paul Betts, erano state mosse contro il Governo italiano, colpevole, secondo il FT, di boicottare in sede europea l’ingresso sulla piattaforma digitale a pagamento della tv di Rupert Murdoch. "Non sorprende piu’ di tanto – sostiene il viceministro – che la richiesta presentata da Sky Italia alla Commissione europea per poter sottoporre una offerta per le frequenze del digitale, offra una ghiotta occasione per scatenare l’ira e il biasimo di quanti nutrono un’innata avversione per l’attuale governo" italiano. Romani definisce pertanto "prevedibili" le interpretazioni secondo cui il Governo italiano si muoverebbe "a nome di Mediaset per escludere dall’entrata nel mercato della tv digitale un concorrente scomodo". Romani contesta anche l’interpretazione secondo cui potrebbe "ignorare il via libera della Commissione Europea considerandolo ‘irrilevante’, dimostrando cosi’ un atteggiamento di sfida nei confronti delle regole e delle leggi dell’Ue. Sfortunatamente – aggiunge – ancora una volta la realta’ italiana e’ stata grossolanamente mistificata, mescolando pregiudizio con la propaganda proveniente dalla stampa nazionale (italiana, ndr) che si schiera con l’opposizione, sempre piu’ ansiosa di risollevare la questione del conflitto di interessi". (Adnkronos)