Novità in arrivo per la vexata quaestio degli indennizzi per la dismissione anticipata dei canali DTT. Possibile riapertura termini rottamazione anticipata.
Non si è ancora risolta la vicenda della quantificazione (e della liquidazione) degli indennizzi per la rottamazione degli impianti DTT degli operatori di rete. Ma una data fissata dai giudici amministrativi potrebbe fare da spartiacque.
Il ricorso e la decisione interlocutoria
Il TAR Lazio, adito da alcune emittenti contro l’inerzia del Ministero dello Sviluppo Economico, ha infatti rinviato al 9/12/2020 l’udienza propedeutica all’assunzione di una decisione sul ricorso.
Soluzione al vaglio interministeriale
La motivazione del rinvio del TAR è quella di concedere al Ministero dello sviluppo economico di acquisire il parere del Ministero dell’economia e delle finanze a riguardo della soluzione individuata, da recepire in un DM teso allo scioglimento del nodo indennizzi per la rottamazione dei canali T1.
Riapertura dismissione volontaria anticipata
L’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo e difensore delle emittenti ricorrenti, ha dichiarato: “Auspichiamo che il decreto indennizzi venga emanato al più presto, anche perché entro il 15 dicembre devono essere dismessi gli impianti operanti sui canali 51 e 53 Uhf nell’Area Ristretta B. Confidiamo, inoltre, – ha aggiunto Rossignoli – che non appena emanato il decreto indennizzi, vengano riaperti i termini per la dismissione volontaria anticipata delle frequenze. Al riguardo, la Dgtcsi del Ministero dello Sviluppo Economico incontrerà nei prossimi giorni Aeranti-Corallo e le altre associazioni del comparto”. (E.G. per NL)