Stando alle indiscrezioni raccolte da questo periodico, entro la metà di dicembre potrebbe avere luogo la pubblicazione sia dell’avviso di riapertura dei termini per la rottamazione anticipata dei canali DTT da parte degli operatori di rete locali, sia della bozza del DM indennizzi.
Il rilievo dei ragionieri
Sul punto ricordiamo che il 29/10/2020 la Ragioneria Generale dello Stato aveva restituito il testo del decreto indennizzi agli Uffici del Gabinetto del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) con un rilievo.
In tale appunto, di natura puramente tecnico formale e quindi non incidente sulla sostanza del provvedimento, veniva chiesta la riscrittura dell’art. 7 che riguardava la parte finanziaria.
La posizione del MEF
Il MEF aveva quindi esternato al Ministero dello Sviluppo Economico la nota della Ragioneria per la modifica, non formalizzando, a sua volta, alcun rilievo sul parere di merito.
304.200.000 euro da dividere
Ricordiamo che il Decreto indennizzi è formulato in base alle disposizioni del comma 1039 della legge 205/2017 (legge di bilancio 2018). Tale norma prevede, tra l’altro, l’erogazione a titolo d’indennizzo di 304.200.000 euro agli operatori di rete in ambito locale per il rilascio delle frequenze della banda 700 MHz oggetto del loro diritto d’uso.
Operatori di rete locali in attesa da un tempo infinito
La pubblicazione del Decreto indennizzi è attesa dagli operatori di rete ormai da molti mesi, nonostante fosse stata assicurata a ridosso degli spegnimenti avvenuti nella primavera 2020. Il tema è peraltro stato oggetto di numerose polemiche a riguardo di alcuni emendamenti proposti.
Pubblicazione del DM indennizzi in bozza
D’altro canto, la pubblicazione dell’avviso di riapertura dei termini per la rottamazione anticipata dei canali (nell’aria da mesi) senza la preventiva conoscenza dell’ammontare degli indennizzi sarebbe destinata al fallimento.
Per questo motivo, anche sulla scorta di alcune osservazioni effettuate dagli operatori, il Mise starebbe programmando la pubblicazione della bozza, visto che i tempi tecnici non permetterebbero per tempo quella del DM formale. (E.G. per NL)