E’ una guerra contro il tempo quella avviata dal Ministero dello Sviluppo Economico per conseguire l’aggiornamento del parco tv e decoder in vista del programmato switch-off di formato da Mpeg2 a Mpeg4.
Ministero dello Sviluppo Economico fiducioso. Broadcaster (molto) meno
Una guerra che però i broadcaster dubitano si possa vincere: troppi i ritardi accumulati nella promozione del bonus e, soprattutto, diverse le priorità degli italiani annichiliti dalla crisi economica da pandemia.
Effetti indiretti dell’evoluzione tecnologica
Intanto, a dispetto delle previsioni, il pubblico mostra ancora interesse per il sat.
Mentre, nel contempo, quale indiretta conseguenza della sostituzione dei tv (e dello sviluppo delle piattaforme OTT di streaming on demand, come Netflix e Prime Video), si diffondono i bouquet HBBTV. In particolare, con emittenti locali (soprattutto visual radio) diffuse in nazionale.
I dati disponibili
Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico – o meglio, la Fondazione Ugo Bordoni – i riscontri sull’utilizzo dei contributi per il bonus Tv indicano che la sostituzione del parco ricevitori televisivi (Tv e decoder) procede spedita.
Ministero dello sviluppo economico: 19,4 mln erogati per aggiornamento ricevitori tv a gennaio 2021
Secondo i dati della FUB resi noti dieci giorni fa, a fine gennaio 2021 erano stati riconosciuti 388.100 contributi. Pari a 19,4 milioni di euro erogati.
Quasi tutti per acquisto di nuovi tv. Interesse vigente per il sat
Lo spaccato indica che la quasi totalità dell’importo è stato destinato all’acquisto di nuovi tv e solo 46.755 a quello di un nuovo decoder.
Interessante la suddivisione per piattaforma: 36.951 per quella terrestre e 9.804 per quella satellitare. Segno che il sat, a dispetto delle previsione, ha ancora qualche appeal per l’utenza.
Non aggiornati invece i dati relativi al parco televisori da sostituire
Un anno fa erano 22,1 milioni le famiglie che possedevano almeno un apparato in grado di ricevere trasmissioni H264 e solo 9,39 milioni quelle HEVC. In definitiva, il 57,6% delle famiglie, in proiezione, non era pronto allo switch-off.
Sostituzione naturale
Considerato che la sostituzione naturale (cioè senza incentivazione) del parco tv per obsolescenza interessa ogni anno 4 milioni di apparati è facile effettuare dei conti. I quali, anche nella più favorevole delle previsioni e salvo un improbabile sprint estivo, riportano che una bella quota di famiglie italiane non sarà pronta al passaggio di formato.
Nuova campagna per incentivi
Certamente il Ministero dello Sviluppo Economico promuoverà una nuova e (si spera) più efficace campagna di comunicazione per destinare i 151 milioni di euro a disposizione per l’adeguamento.
Confronto coi dati di settembre
Il dicastero ha infatti fatto sapere che fino a giugno 2020 erano stati spesi meno di 5 milioni, dei 151 in totale stanziati dal Governo. Tuttavia, a fronte di circa 127.000 contributi erogati, a settembre ne erano già stati spesi 9,8 milioni con l’erogazione di 196.644 contributi (di questi, 175.508 per l’acquisto di televisori e 21.136 per decoder).
Tv locali: switch-off unico a giugno 2022 in HEVC
Intanto le tv locali ormai chiedono a gran voce un differimento degli spegnimenti che dovrebbero decorrere da settembre 2021. Sia Confindustria Radio Tv che Aeranti-Corallo su queste pagine hanno evidenziato come sarebbe auspicabile l’adozione di una modifica della road-map da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che conduca ad un unico switch-off in formato HEVC (quindi senza passare da H264) a giugno 2022 (se non addirittura per fine 2022, ovviamente in coordinamento con l’UE). Chiaramente prorogando l’esercizio dei diritti d’uso vigenti fino a quella data.
Lo sviluppo della HBBTV
Nel mentre, si sta sviluppando la HBBTV (a sua volta conseguenza dell’adozione di nuovi tv, smart), con l’adozione della tecnologia da parte di diversi canali sia nazionali che locali. In particolare, si sta riscontrando lo sviluppo di contenuti locali (di norma visual radio, ma anche marchi/palinsesti primari o secondari di emittenti tv locali) in ambito nazionale, con alcuni LCN che sono diventati veri e propri carrier HBBTV, come il canale 68 di BOM Channel. (E.G. per NL)