DTT. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dell’Agcom su Panzironi. Che ora vuole chiedere i danni per “l’ergastolo mediatico”

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Panzironi può andare in onda anche per il Consiglio di Stato. Il giornalista: “Sottoposto ad un ergastolo mediatico. Ora chiederò il risarcimento dei danni subiti”.
Confermata l’ordinanza del Tar che aveva ritenuto gli effetti dello stop alle trasmissioni “non proporzionati al fine”.
Tedeschini (avvocato di Panzironi): “Sconfitta la pervicacia dell’Agcom. Chiusa la vicenda di merito passeremo ai risarcimenti”.
Adriano Panzironi: “Confermata l’infondatezza di un atto scellerato, un inaccettabile “ergastolo mediatico’”.

Life 120 può andare in onda sulle emittenti regionali

La sesta sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’appello cautelare dell’AgCom e ha permesso a Life 120 (dei fratelli Adriano e Roberto Panzironi) di continuare a mettere in onda sulle emittenti regionali “Il cerca salute”, la trasmissione in cui viene approfondito lo stile di vita promosso e spiegato nel libro di Adriano Panzironi “Vivere 120 anni”.

Adriano Panzironi Life 120 Consiglio di Stato 2 - DTT. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso dell’Agcom su Panzironi. Che ora vuole chiedere i danni per "l'ergastolo mediatico"Udienza di merito al TAR il 28/09/2020

Le trasmissioni potranno continuare fino al dibattimento di merito fissato per il 28 settembre davanti al Tar del Lazio. “Viene così ripristinato il diritto di parola e di espressione che Adriano Panzironi si era visto inopinatamente negare“, spiega un comunicato di Panzironi.

La vicenda

Lo scorso marzo, l’Agcom, aveva emesso un’ordinanza in base alla quale le trasmissioni andavano sospese per sei mesi perché “violano le disposizioni che impongono il rispetto della salute pubblica e vietano di indurre comportamenti che possano metterla in pericolo”.
Life 120 aveva fatto ricorso al Tar chiedendo che, almeno fino alla sentenza di merito, la sanzione fosse sospesa.

TAR: completa paralisi attività FSMA è evidente pregiudizio

Il Tar aveva accolto le ragioni sostenute dall’avvocato Federico Tedeschini e aveva affermato che: ”Gli effetti del provvedimento sanzionatorio oltre a determinare in capo alla ricorrente un evidente pregiudizio di natura non solo economica, consistendo come detto della completa paralisi dell’attività di media audiovisivo dalla stessa svolta, non appaiono, allo stato proporzionati rispetto al fine perseguito…” e che “nella comparazione degli interessi in gioco l’attività di diffusione, oggetto di sospensione, può essere ripresa”. Il Tar, dunque, riconosceva che il provvedimento dell’Agcom – spiega un comunicato – “era sproporzionato e causava danni importanti a Life 120 e ai Panzironi”.

L’evoluzione giudiziale

Dopo il provvedimento del TAR, Life 120 aveva ripreso regolarmente le sue trasmissioni sulle emittenti regionali che da sempre le diffondono mentre Agcom aveva presentato ricorso.
Oggi è arrivata l’ordinanza del Consiglio di Stato che ribadisce l’esattezza del provvedimento del Tar Lazio e ritiene infondato l’appello “cautelare” dell’AgCom – continua il comunicato di Life 120 -. Il motivo? Il Consiglio di Stato ha ritenuto che l’ordinanza del Tar “Si fondi su un condivisibile bilanciamento degli opposti interessi “in sede di valutazione del periculum in mora… e che, quindi, correttamente sia stata sospesa in via interinale e fino all’udienza di merito fissata per il 28 settembre 2020, l’esecutorietà del provvedimento sanzionatorio impugnato in primo grado…”.

Non facciamo nulla di male

In parole più semplici: “Non c’era necessità di un provvedimento così grave come la sospensione delle trasmissioni televisive che, almeno fino alla discussione di merito, possono andare tranquillamente in onda perché non fanno nulla di male e perché, per contro, la loro sospensione causa un grave e ingiustificato danno economico a Life 120 e ai fratelli Panzironi”, annota il comunicato inviatoci.

CdS: basta che non si disinformi e non si ispirino comportamenti contrari a raccomandazioni autorità sanitarie

“Il Consiglio di Stato si è limitato a ribadire (come già aveva fatto il Tar) che le trasmissioni non dovranno diffondere, in riferimento alla pandemia di Covid, contenuti “che possano ingenerare disinformazione nel pubblico e ispirare comportamenti contrari alle raccomandazioni delle autorità sanitarie”, spiegano i fratelli Panzironi.

Concluso il merito, valuteremo iniziative risarcitorie

“Questa ordinanza sconfigge l’intento pervicace dell’Agcom di impedire a Adriano Panzironi l’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero. La questione, ovviamente, non finisce qui perché, non appena concluse le vicende nel merito, porteremo avanti tutte le iniziative risarcitorie che il singolare evolversi della vicenda merita”, ha dichiarato Federico Tedeschini, legale dei fratelli Panzironi:

Io sottoposto a ergastolo mediatico

Accolgo con soddisfazione l’ordinanza del Consiglio di Stato che conferma l’infondatezza di un atto scellerato promosso nei mei confronti da parte dell’Agcom. Un atto che io stesso avevo già definito come un ergastolo mediatico inaccettabile in un paese liberale come il nostro”, è stato invece il commento di Adriano Panzironi. (M.L. per NL)

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