Il refarming della banda 700 MHz prosegue sia in nazionale che locale, pur non senza intoppi. Al Nord si sta concludendo la fase finale (prima dello switch-off di gennaio 2022) con assegnazione dei logical channel number. Anche se sulla base di graduatorie provvisorie, che, come tali saranno con ogni probabilità oggetto di revisione (anzi, un paio sono già state riviste in queste ore).
Chi molla il colpo
Qualcuno degli utilmente collocati, intanto, ha mollato il colpo, dopo aver valutato che l’identificatore LCN assegnato non giustificava il costo della banda sui mux di 1° livello. E’ accaduto in Piemonte, dove ci sono state diverse rinunce.
Interpretazioni (eccessivamente) restrittive
Ad onor del vero, determinate anche da un’interpretazione restrittiva dei bandi a riguardo della ricollocazione di sopravvenuta (per rinuncia) capacità trasmissiva sulla reti di 1° livello dove inizialmente era esaurita.
Assestamento
Nel frattempo, come avevamo ipotizzato, il sistema radiotelevisivo (ricordiamo che della partita sono anche molte radio) si adegua alle necessità, sia di tipo tecnologico che economico e, soprattutto, strategico.
Evoluzione di Radio Radio Tv in nazionale
Così, per uscire dal girone infernale delle graduatorie FSMA, chi può fa il salto in nazionale. E’ il caso, per esempio, di Radio Radio Tv, approdata ieri sul canale 253 (ex Radio Birikina Tv) sul mux TIMB2 di Persidera.
Adeguamento
“Stiamo seguendo l’emittente di Fabio Duranti nel processo di trasformazione in nazionale”, spiega l’avvocato Stefano Cionini di MCL Avvocati Associati, law firm che cura l’Area Affari Legali di Consultmedia. “Si trattava, in verità, di un’azienda strutturata, con un layout editoriale ormai non locale ed interessi commerciali di stampo nazionale da tempo.
Di necessità virtù
Col refarming, Radio Radio Tv ha quindi fatto di necessità virtù.
Ma non si tratta dell’unico caso. Come Consultmedia stiamo studiando evoluzioni in nazionale di altre emittenti locali“, anticipa l’avvocato.
18 mln di smart tv effettivamente connesse in crescita costante
“Ovviamente lo sviluppo in nazionale non è alla portata di tutti e quindi da oltre un anno, nell’ambito della consulenza strategica, suggeriamo ai clienti anche altre opportunità, dove averle approfonditamente testate internamente attraverso la società captive Tecnomedia in joint venture con Intecgroup, come è nostra consuetudine.
HBBTV
Parliamo ovviamente della HBBTV, soluzione congeniale per i tempi, sia perché effettivamente si tratta di un modello orientato all’evoluzione OTT della tv, sia perchè non soffre della indisponibilità di banda che affligge il digitale televisivo terrestre.
Over The Top
Che il futuro della tv sia OTT, cioè non intermediato (una accezione di Over The Top è quella di infrastrutture che agiscono al si sopra delle reti, senza intermediazione delle stesse, quindi senza costi di trasmissione e gestione della piattaforma che li veicola, ndr) penso sia qualcosa di palese, indiscutibile e pertanto chiaro a tutti.
Naturale conseguenza
Una volta acquisito questo concetto, il resto è una sua naturale conseguenza.
Se nei primi mesi del 2022 avremo quasi 18 mln di smart tv effettivamente connesse e, quindi, in grado di ricevere contenuti OTT in streaming che cresceranno a ritmo sostenuto proprio col processo di refarming, è chiaro che il DTT diverrà progressivamente strumentale alla HBBTV.
Facilitatori
In altri termini, i logical channel number del telecomando della tv digitale terrestre saranno meri facilitatori per l’utilizzo di contenuti OTT.
Regolatore e legislatore prendano atto
In questo senso è fondamentale che legislatore e regolatore acconsentano (attraverso un processo di legificazione, cioè di fotografia della realtà fattuale) all’utilizzo di LCN dedicati alla HBBTV, dove il DTT diventa solo un gate per la tv OTT.
Jump!
Immaginiamo (ma in realtà è già così, in quanto molti FSMA utilizzano legittimamente soluzioni di jump HBBTV, ndr) di avere fornitori di servizi di media audiovisivi con LCN strumentali all’accesso alla tv OTT associata.
Monocontenuto o bouquet
Che poi da lì si acceda ad un bouquet di contenuti (con scelta attraverso il mouse/tasti del telecomando) o ad un singolo contenuto (senza ulteriore interazione), poco cambia“, conclude Cionini. (E.G. per NL)