Sembra di essere tornati al periodo d’oro dei monoscopi, a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80, quando quasi ogni giorno compariva un nuovo monoscopio in due bande (VHF e UHF) che sembravano infinite (non lo erano, ma, abituati ai due canali RAI oltre a Capodistria e alla Svizzera per i più fortunati o abbienti, era tutto grasso che colava…).
Da qualche mese, sul DTT è infatti uno zibaldone di nuovi contenuti: in testa, ovviamente, le radio, che, consce del futuro multipiattaforma, stanno arrivando in massa con prodotti eterogenei tra l’audiografica statica e la radiovisione e l’audiografica dinamica per quelle in possesso di autorizzazioni FSMA. Ma anche quanto a contenuti locali e nazionali il DTT sta vivendo una nuova primavera (o forse l’unica primavera che abbia mai avuto), come dimostra per esempio il lancio in grande stile de La 6 nel nord Italia.
Sdoganati anche gli LCN a due cifre alte e quelli a tre cifre (tipici dei prodotti altamente tematici o radiofonici), a dimostrazione che l’utenza ha ormai assimilato il nuovo modello del telecomando post-sequenziale: l’up & down dei primi 35 canali è pur sempre estremamente rilevante, ma il pubblico si sta ormai fidelizzando a taluni prodotti posti anche in posizione remota, memorizzandone (più a mente che sul telecomando) numerazioni molto alte (è il principio delle tre cifre di Sky: superato lo stordimento iniziale, la frequentazione di archi o blocchi sconosciuti non solo non è più un deterrente, ma diventa anche stimolante).
La novità del momento in ambito nazionale è CineSony, la nuova free tv del colosso della multimedialità (dotato di una consistente library cinematografica) che attraverso Sony Pictures Entertainment è succeduto a Retecapri nella titolarità delle autorizzazioni FSMA con annessi i logical channel number 45 (ex Neko) e 55 (ex Capri Gourmet), con carrier Persidera. Sul primo Sony ha collocato il kids channel di successo Pop (commercializzato a livello pubblicitario da Viacom), mentre cosa veicolerà il nuovo marchio/palinsesto sul 55 è intuitivo già dal nome, tanto che la competizione con Iris by Mediaset, Paramount Channel (frutto della j.v. Viacom/Sky), Rai4 e RaiMovie è scontata. Tanto che Mediaset è già pronta a contrastarla con una nuova offerta sul canale 20 (anch’esso ex Retecapri), che per ora sta occupando con fondi di magazzino degli anni ’80 e ’90 che pure hanno il loro appeal (anche se un po’ trash).
Lo sbarco in forze sul DTT free di Sony conferma la crisi della pay tv (sat e DTT, mentre diverso è il caso della pay per view IP, sul modello Netflix), posto che la multinazionale conglomerata giapponese non ha rinnovato il contratto con Sky per i canali AXN e AXN Scifi i cui contenuti potrebbero potenzialmente confluire sul 55. Kate Marsh di Sony Pictures Entertainment aveva così commentato a margine del deal con Retecapri: “L’Europa occidentale è una regione molto importante per la crescita di Sony Pictures Entertainment e siamo assolutamente lieti di avere l’opportunità di investire ulteriormente in un settore a forte crescita come quello del digitale terrestre in Italia, che ci consentirà di raggiungere sempre più spettatori. In Europa, siamo già detentori del primo canale Free-to-Air dedicato ai bambini nel Regno Unito, e la nuova acquisizione in Italia ci offre l’opportunità di crescere ulteriormente nell’ambito del digitale terrestre“.
E vista l’aria che tira, chissà se le vicende connessi ai diritti sportivi non anticipino cambi di strategia importanti anche in casa Mediaset. (M.L. per NL)