E’ stato pubblicato ieri sulla G.U. del 20/01/2021 S.G. n. 15 il D.M. 27/11/2020 del Ministero dello Sviluppo Economico. Il provvedimento, come noto, è propedeutico all’erogazione dell’indennizzo in favore degli operatori di rete locali a seguito della liberazione delle frequenze oggetto di diritto d’uso in ottemperanza a quanto previsto dai commi 1032 e 1039 lettera b), dell’art. 1 della legge n. 205/2017.
Modalità operative e procedure per erogazione indennizzi
Il D.M. 27/11/2020 definisce le modalità operative e le procedure per l’erogazione dell’indennizzo. Il calcolo è effettuato in base alla popolazione residente nelle province oggetto di ciascun diritto d’uso. Tuttavia, considerando la necessità di dover indennizzare operatori che, servendo territori orograficamente complessi, hanno dovuto realizzare reti costituite da un numero elevato di impianti, affrontando, rispetto ad altri operatori, costi maggiori a parità di popolazione servita, è stata prevista una ripartizione della somma complessiva.
Chi può accedere alle misure previste dal D.M. 27/11/2020
Nel merito, il D.M. 27/11/2020 prevede che possano beneficiare degli indennizzi tutti gli operatori di rete titolari di diritti d’uso in ambito locale, compresi i soggetti titolari di autorizzazioni temporanee, in regola con gli obblighi previsti dalle norme vigenti, che sono tenuti a liberare tali frequenze in anticipo rispetto alla scadenza prevista nel relativo diritto d’uso rilasciato dal Ministero. Il tutto secondo le tempistiche previste dal decreto ministeriale 19/06/2019.
Le somme stanziate e la ripartizione
Lo stanziamento complessivo di euro 304.200.000 destinato dalla legge n. 205/2017 all’erogazione degli indennizzi di cui all’art. 1, comma 1039, lettera b) della medesima legge è ripartito tra i beneficiari al netto di un accantonamento pari al 1% per far fronte a circostanze sopravvenute da cui derivino oneri aggiuntivi a carico della procedura.
Le risorse stanziate sono ripartite secondo le seguenti quote:
euro 25.000.000 da destinare al calcolo dell’indennizzo basato sul numero complessivo di impianti legittimamente eserciti;
euro 276.158.000 da destinare al calcolo dell’indennizzo basato sulla popolazione residente nelle province oggetto dei diritti d’uso e delle autorizzazioni temporanee.
La quantificazione per impianto
A ciascuno dei soggetti beneficiari sarà corrisposto un indennizzo complessivo che consegue dalla somma della quota derivante dal numero di impianti legittimamente eserciti e della quota derivante dal numero di abitanti residenti nelle province cui il diritto d’uso o l’autorizzazione temporanea si riferisce. Il numero di abitanti per provincia verrà calcolato in base ai dati della rilevazione ISTAT del 01/01/2020 (allegato al D.M.).
Calcolo dati ISTAT
Il valore unitario di ciascun impianto è determinato dividendo lo stanziamento di euro 25.000.000 per il numero totale di impianti legittimamente eserciti.
Il valore unitario per abitante è determinato dividendo lo stanziamento di euro 276.158.000 per il numero totale di abitanti cumulativamente residente nelle province oggetto dei diritti d’uso e delle autorizzazioni temporanee.
Titolarità diritti d’uso
Per la titolarità dei diritti d’uso, delle autorizzazioni temporanee nonché dei singoli impianti verrà considerata la data di pubblicazione del D.M. (segue per abbonati al SIT). (E.G. per NL)