Grande fervore nel comparto televisivo italiano del digitale terrestre, con la partenza di nuovi contenuti nazionali e superlocali di rilievo.
Ad attirare gli investimenti sono una serie di concause: in primis, la concentrazione e la professionalizzazione dei network provider, che a regime saranno costituiti da non più di 50 soggetti (tra nazionali e locali) dotati di alta capacità imprenditoriale ed efficienza operativa. In secondo luogo, l’abbandono della scena dei colonizzatori di LCN della prima ora, dopo aver maturato la consapevolezza che per attirare utenza e quindi risorse pubblicitarie occorre una disponibilità economica ed una innovativa creatività, cioè una risorsa scarsa nel settore.
Per terzo, l’assuefazione dei telespettatori verso l’eccesso di offerta pay che, paradossalmente, spinge verso la tv generalista (troppa grazia Sant’Antonio, meglio che qualcuno selezioni per l’utente…). Infine, l’integrazione delle piattaforme: la radio nella tv, la tv nella radio, la tv su IP, il web sulla tv (Youtube, col clamoroso caso Espansione Tv), ecc.
Su scala nazionale le principali novità riguardano, come ampiamente illustrato su queste pagine nelle scorse settimane, la successione sugli LCN 20, 120 e 520 di Retecapri da parte di Mediaset (nemesi storica, vista la guerra dei 30 anni di Costantino Federico contro il Biscione…), in procinto di lanciare nuovi prodotti (veicolati ovviamente sul proprio carrier – recuperato lo spazio con la soppressione di Rete 4 HD – e non più su quello della caprese Premiata ditta Borghini e Stocchetti di Torino), il passaggio delle autorizzazioni FSMA con gli LCN 45 e 55, ancora una volta da Retecapri, a Sony per l’avvio di Pop (canale per ragazzi sul 45 in jv con Viacom e con carrier Persidera) e un contenuto cinematografico (sul 55). Ufficializzata anche la partenza di Food Network sul 33 (che ospitò la sfortunata Agon Channel) e di un nuovo canale Paramount sul 49 (in luogo di Fine Living). Cambio di cavalli anche per Tv2000, come fa sapere l’amico e collega Oliviero Dellerba su OTG Tv e Millecanali, che clamorosamente lascia il mux RAI per passare su quello di TIMB2.
Inevitabili novità sono attese anche per l’autorizzazione di Shopping Tv (FSMA LCN 164), dopo che il Tribunale di Genova l’ha posta in vendita a seguito delle vicende giudiziarie che hanno interessato l’editore di LTG La Tv dei Gioielli, così come dovrebbero presto prendere il via i programmi di 105 Tv (emazione di Radio 105 by RadioMediaset) su LCN 157 del bouquet di La 3, invero solo uno dei tantissimi ingressi radiofonici sul DTT (solo per citare gli ultimi in ordine di tempo: RMC, Radio Classica, Radio Sportiva, Radio Delta International, Radio 4 You, ecc.).
Sul piano locale la novità senz’altro più importante è la partenza della superstation milanese della famiglia Bobbiese, attiva nel campo della pubblicità e della produzione tv (suo è il noto programma sull’automotive Paddock, diffuso su molte emittenti in tutta Italia). La nuova tv che eredita l’esperienza della lombarda La 6 (sorta sulle ceneri di Televerbano, fondata nel 1979), è già diffusa su LCN 86 in Lombardia, con un palinsesto fin d’ora ben al di sopra della media delle tv locali del panettone, ma che sarà ulteriormente raffinato con l’avvio delle trasmissioni della nuova stagione televisiva, e sbarcherà tra pochi giorni anche in Piemonte (attraverso Rete 7) ed Emilia Romagna (ma è probabile lo sviluppo su tutto il nord Italia). (E.G. per NL)