DTT: ennesima proroga per la presentazione delle offerte vincolanti per la vendita degli asset di TI Media

Alla base della decisione di spostare la data, dall’iniziale 19 novembre al 30 e ora al 3 dicembre, la spinosa questione del debito, riconducibile a LA7, e la pressione di 3Italia che vorrebbe rilevare l’intero “pacchetto”, ma non riuscirebbe a convincere la controllante di Hong Kong, H3G.

Non ci dovrebbero essere ulteriori rinvii, dato che la società madre, Telecom Italia, ha dichiarato apertamente l’intenzione di concludere l’operazione entro fine anno e valutarne le offerte in occasione del Cda convocato per il prossimo venerdì 7 dicembre. A quanto pare, l’eccessivo debito di TI Media, che ammonta a 224 milioni, gran parte del quale riconducibile a La7, che spende 200 milioni in palinsesti, frena le proposte dei possibili acquirenti. Secondo il CorSera si profila una corsa a due tra il fondo di private equity Clessidra e l’operatore tlc 3 Italia dal momento che le offerte di Cairo Communication e Discovery Channel non convincerebbero il venditore perché rivolte alla sola acquisizione di La7 e non dell’intero gruppo con l’asset di frequenze e torri di TIMB. A detta dei rumors, sarebbe stata proprio la società 3 Italia a chiedere il posticipo dei termini per la presentazione dell’offerta perché fortemente interessata all’acquisizione e avrebbe ingaggiato due advisor Hsbc e Goldman Sachs, mancando solo l’ok dalla madrepatria. Clessidra avrebbe messo a disposizione per l’operazione circa 350-380 milioni di euro, basando la sua proposta su un piano industriale sul quale il gruppo sta lavorando con l’aiuto del consulente Marco Bassetti, ex-presidente di Endemol Italia. Tale manovra sarà finanziata per metà con equity e per l’altro 50% facendo ricorso al finanziamento bancario. Ed è proprio dopo una serie di confronti con gli istituti di credito che sarebbero emerse le prime difficoltà dell’intera azione: l’esposizione di partenza di TI Media è elevata e con ogni probabilità chi comprerà gli asset dovrà per prima cosa rinegoziarne i termini. Così se al debito di partenza (200 milioni) se ne dovessero aggiungere altri 150 o 175, l’indebitamento risulterebbe eccessivo rispetto alle performance reddituali del gruppo editoriale, da sempre in perdita a partire dai margini operativi. (V.V. per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

ATTENZIONE! Il 14/12/2024 scade termine per iscrizione in lista SIG (Servizi di Interesse Generale) istituita da Agcom per rilevanza in elenchi dei device smart: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER