Tv locali evolgono in marchi nazionali televisivi. Contromisure in atto in vista della conclusione del processo di refarming della banda 700 MHz, che da qui a pochi mesi riscriverà completamente l’assetto televisivo locale italiano.
Forche caudine
Le graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi che individueranno in forma selettiva le tv locali che potranno continuare ad operare sui nuovi mux areali, la limitatezza della banda disponibile sugli stessi ed i costi per la capacità trasmissiva, soprattutto in considerazione dell’assurdo limite minimo di 1,5 Mbit/s per ogni FSMA, ridurranno il panorama tv in percentuali che, a seconda delle regioni (o meglio, delle aree tecniche), andrà dal 25 al 75%.
Falcidia in arrivo per gli FSMA locali
“In funzione del numero di reti di primo e secondo livello disponibili in ogni area tecnica, è facilmente calcolabile la falcidia in arrivo”, spiega Massimo Rinaldi, ingegnere di Tecnomedia, braccio tecnico di Consultmedia, di cui cura l’area di sviluppo tecnologico.
Da tv locali a marchi nazionali
“Così, per uscire dal campo di battaglia prima che si riempia di morti e feriti, alcuni FSMA hanno deciso di fare il salto da locale a nazionale”, sottolinea Rinaldi.
Piccoli canali crescono
E’ stato il caso di ByoBlu, rapidamente evoluto a canale nazionale (262) sul mux Persidera dopo l’esperienza pluriregionale con Davvero Tv ed è oggi quello di TCI canale religioso italo-americano, approdato sul canale 248 (sempre network provider Persidera) dopo una lunghissima militanza su mux locali in Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sicilia.
In arrivo altri FSMA nazionali di derivazione locale
Ed altri arrivi similari sarebbero imminenti, così come si stanno intensificando presidi satellitari e sulla HBBTV.
Soluzioni innovative
“Come Consultmedia prima (analisi giuridica e strategica preventiva) e Tecnomedia poi (studio tecnico), abbiamo elaborato almeno 10 progetti di sviluppo di importanti FSMA locali in marchi nazionali. Alcuni, come visto, si sono attualizzati. Altri lo saranno a breve. Allo stesso tempo, insieme al nostro partner Mainlink, abbiamo affinato proposte per la Hybrid Broadcast Broadband Tv in nazionale, avviando sperimentazioni che stanno uscendo ora dalla fase di test per entrare in quella di operatività stabile“, conclude Rinaldi. (E.G. per NL)