DTT. Ed ora ci manca solo che cambi il Piano LCN. Tv locali: dopo 10 anni impensabile

Piano LCN, riassegnazione

Una nuova tegola potrebbe cadere presto sulla testa degli editori tv locali. Agcom sta infatti concludendo il procedimento per l’aggiornamento del Piano LCN e delle relative modalità di attribuzione dei numeri. Istruttoria avviata con la Delibera N. 456/19/CONS del 3 dicembre 2019, con 180 giorni di tempo per la conclusione.

Le disposizioni delle due Leggi di Bilancio

Nel merito, l’articolo 1, comma 1035, della Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017) così come emendato dall’articolo 1, comma 1109, della Legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018), dispone che “In considerazione del nuovo assetto frequenziale e delle modalità di definizione delle aree tecniche, di cui al comma 1030, e in coerenza con le procedure di cui ai commi 1030, 1031, 1033 e 1034, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni aggiorna il piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri entro il 31 dicembre 2019, tenendo conto di quanto stabilito dai commi da 1026 a 1046.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni aggiorna il piano, nel rispetto del pluralismo dei mezzi di comunicazione, dei principi di trasparenza, equità e non discriminazione e di una razionale allocazione della numerazione, riservando adeguati spazi all’interno dei primi archi di numerazione ai consorzi e alle intese di cui all’articolo 29, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177.”

6 mesi di tempo da dicembre 2019

Il termine di conclusione del procedimento è stato fissato in 180 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito web dell’Autorità (come detto avvenuta il 3 dicembre scorso).
Tuttavia, la delibera prevede che i termini possano essere prorogati dall’Autorità con deliberazione motivata.

D’altro canto, la decorrenza dei termini è sospesa per le richieste di informazioni e documenti, calcolate in base alla data risultante dal protocollo dell’Autorità in partenza e in arrivo, nonché per il tempo necessario allo svolgimento della consultazione pubblica sullo schema di provvedimento.

Modifica inopportuna

Il punto è che – a prescindere da quando lo farà – ove Agcom concludesse l’istruttoria per una revisione del Piano LCN, si introdurrebbero ulteriori incertezze in una fase già estremamente critica per il comparto televisivo.
A parte le conseguenze economiche della gravissima crisi da Covid-19, le emittenti, tra revoche dei diritti d’uso per il refarming della banda 700 MHz, l’assegnazione dei nuovi mux T2 ad operatori diversi (alcuni bandi sono già stati pubblicati) su un numero di frequenze inferiore e l’imminente pubblicazione dei bandi per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) che su tali multiplexer potranno essere trasportati (presumibilmente con minore disponibilità in termini di capacità trasmissiva assoluta e quindi con oneri maggiori), una revisione del Piano LCN rischierebbero l’annientamento.

Confermare l’esistente Piano LCN

E’ quindi certamente auspicabile che Agcom concluda la propria ricognizione soprassedendo su modifiche che danneggerebbero i fornitori di servizi di media audiovisivi e confonderebbero gli utenti, che ormai hanno consolidato la conoscenza dell’esistente Piano LCN.

Rossignoli (Aeranti-Corallo): impensabile una modifica dopo il consolidamento decennale

Dello stesso parere Marco Rossignoli, avvocato e coordinatore dell’associazione radiotelevisiva Aeranti-Corallo, che ritiene che il nuovo piano Lcn dell’Agcom debba confermare le attuali numerazioni dell’emittenza televisiva locale.
“E’ impensabile, infatti, che dopo circa dieci anni di utilizzazione di tali numerazioni, le stesse debbano essere modificate”, spiega a NL Rossignoli.

Marco Rossignoli - DTT. Ed ora ci manca solo che cambi il Piano LCN. Tv locali: dopo 10 anni impensabileRischio azzeramento commerciale

“E’ evidente, infatti, che una modifica del piano di numerazione comporterebbe grave danno alle tv locali, che perderebbero il propio avviamento commerciale.

Disorientamento utenza

Tale modifica, inoltre, disorienterebbe l’utenza, che avrebbe difficoltà nella individuazione dei canali preferiti. E’ auspicabile pertanto che l’Agcom, nell’ambito del procedimento di revisione del piano Lcn che ha recentemente avviato, confermi l’attuale piano di numerazione”, insiste Rossignoli.

Necessario recepimento legislativo dell’esistente Piano

Anzi, “sulla problematica potrebbe essere opportuno anche un intervento legislativo di recepimento della delibera Agcom n. 366/10/CONS”, conclude il coordinatore di Aeranti-Corallo. (E.L. per NL)

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