DTT, dopo ok CdS a Sky UE attende notifica del bando per il dividendo interno. Intanto si parla di ulteriore revisione del PNAF con frequenze che vanno e vengono dalla riserva

Altro colpo messo a segno, indirettamente, da Murdoch per lo sbarco in forze sul DTT italiano attraverso l’assegnazione del cd. dividendo interno con la gara non competitiva (cd. beauty contest) che determinerà l’attribuzione gratuita (cioè senza vantaggi economici per lo Stato) di 5+1 multiplexer nazionali.

Il Consiglio di Stato, rispondendo al (reiterato) quesito posto dal dicastero di Paolo Romani che chiedeva di conoscere se Sky, quale soggetto facente riferimento ad un operatore extra UE, potesse partecipare alla gara per il digital dividend interno, ha confermato che la News Corp. del tycoon australiano ha pieno titolo a concorrere all’assegnazione delle frequenze digitali disponibili. In realtà, due dei canali nazionali con tecnologia DVB-T ritagliati dal Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze approvato l’anno scorso da Agcom, andranno a Mediaset e RAI,  due (sempre DVB-T) andranno a eventuali soggetti nuovi entranti che ne faranno richiesta (al momento dichiaratamente interessato c’è solo Sky) e l’ultimo, col vincolo di trasmissioni in DVB-H (tecnologia alla quale il mercato ha sino ad ora risposto in maniera gelida) o DVB-T2 (al momento l’unico operatore che la sta testando è Europa 7), dovrebbe finire a Telecom Italia Media (che così potrebbe abbandonare il contenzioso per la mancata attribuzione di ulteriore capacità trasmissiva). Ora il MSE-Com dovrà notificare a Bruxelles il bando di gara per l’assegnazione delle frequenze. “La nostra linea non cambia”, spiega una fonte dell’esecutivo europeo. “Continueremo a seguire da vicino la vicenda – ribadisce la fonte – in attesa che il governo italiano adotti e ci notifichi il bando di gara”. Solo allora il dossier che giace sul tavolo del commissario UE alla concorrenza, Joaquin Almunia, potrà essere definitivamente chiuso. Intanto però, da ieri, sta circolando tra gli operatori l’indiscrezione di una possibile ulteriore revisione del P.N.A.F. in relazione a due frequenze attualmente previste per il dividendo interno che potrebbero finire a player nazionali a fronte della restituzione di due risorse assegnate. (A.M. per NL)

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