Forse nella settimana in partenza arriverà la parola fine allo stallo nella vendita di Persidera, che potrebbe finire al fondo I Squared o a Rai Way insieme ad un altro fondo f2i.
L’incognita è costituita dalla possibilità che il socio di minoranza (30%) GEDI (ex Gruppo L’Espresso) ponga il veto alla decisione del socio di maggioranza Telecom Italia (70%) di cedere a I Squared per 250 milioni di euro i 5 mux del network provider nazionale Persidera, acquisendone direttamente gli asset.
Ricordiamo che I Squared è una società di private equity focalizzata sugli investimenti infrastrutturali globali che investe in energia, servizi pubblici e progetti di trasporto in Nord America, in Europa e seleziona economie ad alta crescita, come l’India e la Cina.
Il punto di svolta sarà martedì 30 ottobre, in occasione di un cda dove sarà nuovamente analizzata l’offerta di I Squared insieme a quella di Rai Way, vicina ai 200 milioni per la sola infrastruttura, tenuto conto dei diritti d’uso DTT valutati 100 mln di euro che però Rai non potrebbe acquisire perché è già al limite ex lege (ha a sua volta 5 multiplexer).
Ove i due soci di Persidera non fossero coesi nella scelta di I Squared, GEDI potrebbe esercitare il diritto di prelazione e rivendere a Rai Way insieme ad un altro player che si intesterebbe i diritti d’uso (magari sempre il fondo F2i, che a suo tempo si era proposto insieme alla società di towering di RAI), conseguendo una plusvalenza rilevante.
In passato il gruppo GEDI si era già posto di traverso alla cessione di Persidera, proprio bocciando la vendita a Rai Way e ad F2i.
Ricordiamo che l’alienazione dei multiplexer di Persidera conseguiva all’obbligo antitrust UE imposto a Vivendi, socio di controllo di Telecom Italia vincolante almeno fino alla recente cambiamento della governance societaria di TIM, che vede ora a capo il fondo Elliott. Contingenza che, in realtà, non renderebbe più necessaria la cessione, salvo ulteriori cambiamenti negli assetti. (M.L. per NL)