Tra oggi e domani avverrà lo switch-off nell’area calda della Lombardia e del Piemonte orientale, con lo spegnimento dei preesistenti impianti, tra cui quelli di Valcava e la contestuale attivazione di quelli dei nuovi operatori di rete (Raiway, EI Towers per le reti di 1° livello e Studio 1 per quella di 2°).
Domani: banco di prova
Quello di domani è il primo e vero banco di prova della coesistenza dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) di Lombardia e Piemonte. Convivenza che già nel mese scorso era apparsa a rischio, con la generazione di grossi problemi di conflittualità nelle sotto aree già migrate al nuovo regime, come quelle del VCO.
Conflitti LCN su territori coincidenti tra due aree tecniche
Lombardia e Piemonte sotto osservazione
Quanto succederà tra oggi e domani nel Piemonte orientale, cioè il territorio pienamente condiviso da FSMA lombardi (AT03) e piemontesi (AT01) sarà estremamente utile per misurare gli effetti che potrebbe avere il passaggio in altre aree altamente critiche, come Veneto, Emilia Romagna.
Deroghe formali o sostanziali?
Un’altra situazione da monitorare attentamente è quella relativa all’applicazione delle deroghe consentite dall’art. 1 comma 11 quater del D.L. 228/2021, convertito nella L. 15/2022, che dispone: “Nelle more della piena applicazione della tecnologia DVBT2, al fine di prendere in esame le problematiche di maggiore impatto sul territorio italiano derivanti dalla liberazione della banda 700 MHz, è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo tecnico permanente, al quale possono partecipare i soggetti coinvolti nel refarming delle frequenze, nonché i soggetti istituzionali competenti (…).
Vincoli
Fermi restando il termine improrogabile del 30 giugno 2022 per la liberazione della banda 700 MHz e i vincoli di coordinamento internazionale, nel caso di particolari criticità tecniche per le reti locali di primo livello, con decreto del Ministero dello sviluppo economico, sentita l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in casi eccezionali possono essere individuate modalità alternative di applicazione dei vincoli interni della pianificazione di cui alla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 39/19/CONS del 7 febbraio 2019, salvaguardando in ogni caso i diritti acquisiti dai soggetti interessati”.
Volontà
La novella è particolarmente importante per tentare di risolvere le numerose problematiche di copertura o comunque di fruizione dei contenuti dei mux di 1° livello nelle aree tecniche già oggetto di avvicendamento. Ma il punto è: stante l’elevato margine di discrezionalità amministrativa, c’è veramente la volontà di applicarla? I primi segnali depongono per un avvilente no. (E.G. per NL)