”La Rai ha aderito al beauty contest nella convinzione che avrebbe consentito l’ottimizzazione delle frequenze e ha preso atto del provvedimento del Governo rispetto al quale stiamo predisponendo le nostre osservazioni nel termine previsto”.
Cosi’ il d.g. della Rai, Lorenza Lei, durante un’audizione in Commissione Vigilanza, guarda al tema delle frequenze definendolo “complesso” e spiegando che “la riflessione sull’opportunita’ che alla Rai siano assegnate altre frequenze nasce dal nostro posizionamento di azienda di servizio pubblico che ha nello sviluppo tecnologico uno degli elementi di attivita’”. “Considerando che il digitale sta evolvendo nella trasmissione in alta definizione e in un prossimo futuro nel 3D – aggiunge il direttore dell’azienda – e’ naturale che l’azienda di servizio pubblico guidi il mercato anche in questo ulteriore cambiamento tecnologico”. La Rai “ha avviato la conversione di tutto il proprio apparato produttivo all’alta definizione” e se in prospettiva “anche la Rai volesse trasmettere tutta la propria offerta in alta definizione avrebbe bisogno approssimativamente del doppio dell’attuale capacita’ trasmissiva di cui dispone”, conclude Lei. (MF Dow Jones)