Secondo le ultime indiscrezioni, già dal prossimo consiglio dei ministri potrebbero arrivare novità per le frequenze televisive. Nel merito, come ampiamente previsto, l’assegnazione gratuita di sei canali del dividendo interno agli operatori tv nazionali, secondo il meccanismo del beauty contest introdotto dall’ex ministro Paolo Romani, potrebbe essere rivista.
Del resto, era giàstato lo stesso ministro Passera a definire «intollerabile», la concessione gratuita «di un bene di Stato, raro e prezioso». E la strada per massimizzare i ritorni economici statali dell’attribuzione di una "risorsa scarsa" per sua natura, potrebbe essere quella indicata dallo stesso ministro: una riorganizzazione del quadro delle frequenze disponibili (digital dividend interno) con un’apertura secondo logiche di mercato, non solo alle tv ma anche agli operatori di telecomunicazioni che hanno fame di ulteriore banda per allocare i servizi di internet mobile (per cui sono stati aggiudicati per diversi mld di euro i canali 61-69 UHF del dividendo esterno, che dovranno essere liberati dalle tv locali entro il 31/12/2012). Accanto a questi interventi sarebbero previste anche non meglio definite misure per l’innovazione digitale secondo la strada indicata dall’Agcom. (M.L. per NL)