E’ molto probabile che né Mediaset né Rai parteciperanno all’asta per l’assegnazione delle frequenze tv rese libere dal passaggio dall’analogico al digitale.
Lo ha detto oggi Angelo Cardani, presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, confermando che l’organismo da lui guidato invierà entro metà gennaio il regolamento per l’asta al Ministero per lo Sviluppo economico. "Non è un’esclusione mirata a Rai e Mediaset, è una condizione per la partecipazione all’asta che fa sì che sia molto probabile che sia Rai che Mediaset non parteciperanno per lo scelta", ha detto Cardani rispondendo a una domanda di Reuters sulla prevista esclusione dei due giganti del mercato tv italiano dalla gara, come riferito da una della Commissione europea. Rai e Mediaset dispongono ognuna di quattro multiplex più uno convertibile. Ma se decidessero di convertire le frequenze Dvh-b per la tv sui telefoni cellulari, come sembra al momento probabile, sarebbero fuori dall’asta, secondo le regole concordate con Bruxelles. "Personalmente non credo parteciperanno, ma per un calcolo aziendale", ha detto Cardani. Dopo la dichiarazione del responsabile di AgCom il titolo Mediaset, prima in calo dello 0,8%, è peggiorato a -1,8%. Nei giorni scorsi, prima che il Pdl annunciasse la fine del sostegno al governo, il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera aveva detto che l’asta si sarebbe tenuta entro la fine della legislatura. Attualmente lo schema di provvedimento è in fase di consultazione pubblica. (Reuters)