È stato firmato il decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico annunciato alla fine della scorsa settimana da Corrado Passera.
Con tale atto amministrativo è stata quindi disposta la sospensione della procedura di assegnazione delle frequenze DTT del dividendo interno attraverso la formula del "beauty contest". Ricordiamo che la controversa soluzione di attribuire le risorse del digital dividend interno attraverso una gara non competitiva (in sostanza assegnando le frequenze ai partecipanti senza un esborso economico, ma solo sulla base di un progetto tecnico-editoriale di tipo qualitativo) era stata definita dal governo Berlusconi attraverso il bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 80 dello scorso 8 luglio 2011. Ora, dopo le proteste contro una procedura che avrebbe privato le casse dello Stato di una cifra compresa tra i 3 e i 6 miliardi di euro (tanto varrebbero le 6 frequenze digitali nazionali disponibili), è quasi scontata la trasformazione della procedura contestata in un’asta al rialzo, a cui potrebbero partecipare anche gli operatori telefonici, interessati ad acquisire ulteriori frequenze per lo sviluppo della banda larga in movimento stante l’incessante sviluppo dei terminali mobili per accedere ad Internet (l’attribuzione dei canali 61-69 UHF e le altre frequenze disponibili del dividendo esterno non è considerata sufficiente a soddisfare la richiesta di banda dei dispositivi connessi a Internet senza fili, la cui vendita è da mesi soggetta ad una crescita esponenziale). Qui il testo in pdf del provvedimento di sospensione della gara licenziato dal governo Monti. (M.L. per NL)