DTT, dividendo interno. Ecco i dettagli dell’apertura del governo all’asta frequenziale in luogo del beauty contest

Il governo ha dato parere positivo alla Camera agli ordini del giorno presentati da Pd, Lega Nord e Idv, aventi per oggetto le frequenze televisive. Verrà quindi annullato il beauty contest e si procederà all’asta delle frequenze tv.

L’ordine del giorno, firmato Roberto Maroni, impegna il governo "ad annullare il bando di gara per l’assegnazione di diritto d’uso di frequenze in banda televisiva e il conseguente disciplinare di gara, che finirebbero per implementare a titolo gratuito la già rilevante detenzione di frequenze dei soggetti già operanti e, conseguentemente, ad annullare il beauty contest, consentendo, fermo restando che nessun soggetto a regime possa detenere più di 5 multiplex complessivamente, la conversione in DVB-H degli attuali autorizzati che operano in tecnica DVB-H, procedendo a un beauty contest DVB-H o T2 per la sesta frequenza oggetto dell’attuale gara, a cui non potranno partecipare coloro che avranno optato per la precedente conversione, mentre le ulteriori 5 frequenze saranno successivamente oggetto di asta a titolo oneroso". Da Di Pietro è arrivata la richiesta che impegna l’esecutivo ad adottare, nell’ambito delle proprie competenze, le opportune iniziative tese a revocare il bando e il disciplinare di gara relativi all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze in banda televisiva, e segnatamente le 5 frequenze DVB-T e la frequenza in DVB-H o T2, per i sistemi di radiodiffusione digitale e terrestre; ad adottare, nell’ambito delle proprie competenze, le opportune iniziative tese a revocare il decreto della direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione del ministero dello Sviluppo Economico di nomina della Commissione, prevista dal bando di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze televisive; ad adottare nell’ambito delle proprie competenze le opportune iniziative affinchè l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) stabilisca le condizioni economiche di assegnazione delle frequenze tramite una procedura". Più morbida la richiesta del Pd, presentata da Paolo Gentiloni. Nel testo si impegna il governo "a procedere a un’attenta e sollecita verifica degli effetti giuridici ed economici dell’adozione di un diverso processo di assegnazione delle frequenze televisive, nell’interesse generale della collettività, sia con riguardo agli aspetti finanziari sia per quanto riguarda il rafforzamento del pluralismo del settore televisivo e dell’informazione". (Milano Finanza)
 

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