"Mi aspettavo che arrivasse un risultato prima". E’ questo il pensiero, esposto all’agenzia Radiocor, di Francesco Di Stefano, editore di Europa 7, che parteciperà (attraverso Europa Way) al beauty contest per l’assegnazione delle frequenze del dividendo interno.
"Sicuramente hanno speso troppo tempo per nominare la commissione, nomina avvenuta un mese dopo l’apertura delle buste. Non mi sembra – ha aggiunto Di Stefano – che sia difficile fare una graduatoria". Sull possibilità che il governo Monti possa cambiare le regole in corsa, l’editore romano si dice "non preoccupato", perché "il beauty contest e’ stato richiesto dalla Ue per far entrare nuovi operatori. Non sono stato mai convinto invece della necessità di consentire anche ad operatori che hanno già cinque multiplex di vincerne un altro". Di Stefano, che espone argomentazioni critiche molto simili a quelle annunciate da Sky in occasione della comunicazione di rinuncia alla partecipazione alla gara non competitiva, dichiara di non avere in animo di adire la giustizia amministrativa, come invece hanno fatto altri partecipanti (come Telecom Italia Media, che ha denunciato l’inammissibilità della partecipazione della Rai al beauty contest). "Tanto – continua Di Stefano – in Italia e’ inutile fare ricorso". Alla prima fase del ‘concorso di bellezza’ sono stati ammessi Prima Tv, Canale Italia (per i lotti A2 e A3), Telecom Italia Media Broadcasting (per i lotti B1, B2 e C1), Elettronica Industriale (per i lotti B1 e B2), Sky Italia Network (per il lotto A2, al quale ha però rinunciato pochi giorni fa), Europa Way (per il lotto A1), 3lettronica Industriale (per il lotto A2) e la Rai (per i lotti B1 e B2). (M.L. per NL)