”Nelle prossime ore il Governo si appresta ad incontrare forze politiche, parti sociali ed enti locali per condividere le misure di rigore e di crescita che coinvolgeranno milioni di italiani".
"Riteniamo che se si parla di sviluppo ed equita’ si debba valorizzare un patrimonio pubblico come le frequenze digitali radiotelevisive che invece stanno per essere assegnate gratis ai principali soggetti che operano da anni sul mercato nazionale. Secondo alcune stime lo spettro di frequenze pubbliche ammonterebbe a circa 16 miliardi di euro”. Lo affermano in una nota congiunta il senatore democratico Ignazio Marino ed il deputato e capogruppo del Pd in commissione Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta. ”Chiediamo quindi al Governo – aggiungono – di rivedere i criteri di assegnazione delle frequenze digitali assegnandole con asta pubblica, cosi’ come e’ stato fatto per quelle di telecomunicazioni che hanno portato nelle casse dello Stato piu’ di 4 miliardi di euro, sborsati dagli operatori telefonici, per ridurre il debito pubblico. Non si faccia l’errore di considerare l’asta pubblica come una ‘ritorsione’ verso alcuni soggetti imprenditoriali che a nostro avviso dovrebbero essere i primi a contribuire al risanamento del sistema Paese”. (ASCA)