Il Tesoro si dice fiducioso di incassare entro il 2011 il corrispettivo della vendita delle frequenze televisive rese libere dall’avvento del digitale terrestre.
Il MEF precisa con una nota che, in Italia, il corrispettivo da cessione cessione di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazioni mobili in larga banda, stimato in 2,4 miliardi, deve essere incassato entro il 30 settembre 2011 (e comunque entro il 2011). A titolo cautelativo la legge dispone che, in caso di insuccesso dell’operazione, un importo pari al corrispettivo mancante sia recuperato attraverso corrispondenti tagli di spesa pubblica. Sempre a titolo cautelativo, in base ad un criterio di sana e prudente gestione del bilancio pubblico, in applicazione della prassi consolidata in casi simili, la Ragioneria Generale dello Stato ha disposto l’accantonamento provvisorio di un importo corrispondente. Il Governo sta procedendo positivamente, in modo da finalizzare l’operazione nei tempi e negli importi previsti. A titolo indicativo, il risultato ottenuto in Germania è stato pari a circa 4 miliardi. L’importo previsto in Italia si conferma ad oggi ragionevole. Solo in caso negativo, ad oggi escluso, gli accantonamenti prudenziali saranno trasformati in tagli definitivi non lineari. (Teleborsa)