Confalonieri ne ha per tutti: attacca Google per le presunte violazioni di copyright e la Commissione Europea per le politiche a favore delle tlc (asta per la banda larga).
E nel frattempo firma un accordo con Vodafone. Grosse novità arrivano dall’ultima assemblea degli azionisti di Mediaset, con il presidente Fedele Confalonieri scatenato su tutti i fronti. Le indiscrezioni a proposito della riunione, tenutasi due giorni fa, arrivano dal quotidiano economico Milano Finanza, che parla di un Confalonieri arrabbiato nei confronti della Commissione Europea per le direttive sui bandi nazionali d’assegnazione di frequenze per la banda larga. “Siamo di fronte a una incomprensibile politica di favore verso il mondo delle telecomunicazioni e a scapito del mondo di noi televisivi”, avrebbe tuonato, probabilmente dimenticando i termini dell’asta, da cui lo Stato (non si sa quando, a questo punto, dato il quasi scontato rinvio agli inizi del 2012) dovrebbe ricavare – investitori permettendo, data la staticità degli eventi, dettata dal fatto che le frequenze non sono, al momento, libere – quei 2,4 miliardi di euro necessari a ripianare parzialmente le proprie finanze. Al contrario, entro un paio di settimane, sempre secondo il quotidiano meneghino, Bruxelles dovrebbe dare il nulla osta per il beauty contest, gara non competitiva in cui operatori televisivi – Mediaset incluso, anzi in prima linea – godranno dell’incredibile beneficio di ottenere frequenze digitali (sei multiplex) gratuitamente, ed in cui gli attuali operatori nazionali più forti (Mediaset, appunto, Rai, La7 e Sky) faranno certamente man bassa. Specie il Biscione pare, dopo l’annuncio di poche settimane fa della fusione con DMT, società proprietaria di torri di trasmissione, che fa capo all’imprenditore Alessandro Falciai. Non solo Europa, però. Sempre nel corso dell’assemblea Confalonieri se la sarebbe presa anche con Google, a causa di una controversia che va avanti oramai da tre anni, ossia da quando, nel 2008, l’azienda di Cologno Monzese aveva avviato un procedimento al tribunale di Roma contro You Tube, per una presunta violazione del copyright riguardo contenuti di trasmissioni di punta del palinsesto Mediaset, in particolare il Grande Fratello. Il procedimento è ancora in corso, ma nel dicembre 2009 il Tribunale ha emesso un’ordinanza con la quale ordina al portale di videosharing di rimuovere i filmati relativi all’ultima edizione del reality show. L’ordinanza potrà essere revocata o confermata secondo la decisione che prenderà il Tribunale al termine del procedimento. Secondo il presidente di Mediaset, bisognerebbe “difendere gli investimenti contro ogni utilizzo parassitario e ogni pirateria”. “Non vogliamo – sostiene, però – privare il mondo degli internauti dei contenuti più preziosi e apprezzati. Vogliamo invece fare in modo che questi contenuti continuino a essere pensati, finanziati, distribuiti dentro a una logica economica, l’unica che garantisce la loro generazione”. “Se le major e i broadcaster – ammonisce, infine – perderanno la loro battaglia, vi sarà una progressiva e inesorabile desertificazione dello show business, della creatività, della produzione di contenuti di qualità”. Non è tutto, in coda all’evento, riporta ancora Milano Finanza, i vertici del Biscione avrebbero annunciato l’accordo raggiunto – di cui si parlava, però, già da tempo – con Vodafone per una sorta di cross-selling che farebbe concorrenza all’operazione parallela definita lo scorso febbraio da Sky e Fastweb. Al contrario di questa, però, la relazione tra il colosso mondiale delle tlc e Cologno Monzese sarà solo temporanea e non un matrimonio definitivo. Fino al 30 giugno, secondo quanto sarebbe riportato nell’accordo, i clienti Mediaset Premium potranno usufruire di una connessione Vodafone a prezzi scontati e di un periodo di abbonamento gratuito di sei mesi, mentre gli utenti dell’azienda ti telefonia mobile potranno beneficiare, a titolo gratuito, per quattro mesi, del pacchetto Premium. (G.M. per NL)