Settimana importante, questa, per il digitale terrestre nel nord Italia. Per cominciare, domani pomeriggio alle ore 16.30 presso la sede dell’Ispettorato territoriale della Lombardia del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento Comunicazioni verrà illustrata la procedura di migrazione nell’Area Tecnica 3.
Nel mentre, sono in corso di spedizione agli operatori di rete aventi titolo le comunicazioni di avvio dei procedimenti amministrativi di attribuzione dei diritti d’uso delle frequenze DTT in vista dello switch-off dell’AT3, che avrà inizio dal prossimo 25 ottobre. In coincidenza con tali istruttorie, saranno concluse quelle relative all’assegnazione delle numerazioni automatiche dei canali (LCN) in esito alle domande presentate ai sensi e per gli effetti del bando del MSE-Com dell’11/08/2010 di cui alla delibera Agcom 366/10/Cons, che, all’art. 10 c. 4, prevedeva che il MSE-Com provvedesse "all’attribuzione della numerazione spettante a ciascuno di essi almeno 15 giorni prima della data di switch-off", termine evidentemente considerato ordinatorio e non perentorio dal dicastero di Paolo Romani, che infatti lo ha bucato. Nel frattempo, le emittenti locali attendono che venga reso pubblico il contenuto del masterplan delle assegnazioni frequenziali, per verificare sia le proprie attribuzioni (che in realtà in gran parte già conoscono a seguito degli incontri interlocutori tenutisi presso la DGPGSR del MSE-Com nelle scorse settimane) che quelle altrui, per verificare i limiti di copertura derivanti, stante l’ormai accertata strategia adottata dalla P.A. di specie di recuperare più e più volte lo stesso canale per accontentare tutti i pretendenti. Secondo una certa scuola di pensiero, tale decisione del MSE-Com avrebbe il fine, nemmeno tanto celato, di evitare beghe giudiziali di soggetti che dall’applicazione pedissequa del Piano di assegnazione delle frequenze licenziato da Agcom sarebbero stati inevitabilmente esclusi e, nel contempo, di stimolare la condivisione di multiplexer da parte degli utilizzatori della medesima risorsa frequenziale su bacini limitrofi, nell’ottica di una razionalizzazione spontanea della capacità trasmissiva. (A.M. per NL)