Agcom ha pubblicato ieri (24 giugno 2020) la delibera n. 232/20/CONS, recante “Consultazione pubblica concernente la definizione delle procedure per l’assegnazione dell’ulteriore capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale e delle frequenze terrestri, ai sensi dell’articolo 1, comma 1031 – Bis, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 così come introdotto dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145” .
Procedure assegnazione ulteriore capacità trasmissiva disponibile e frequenze derivanti dal superamento della riserva di 1/3 alle tv locali
La consultazione indetta con la Delibera 232/20/CONS, della durata di 60 giorni, è volta ad acquisire da parte dei soggetti interessati osservazioni ed elementi d’informazione in merito alla proposta di provvedimento concernente la definizione delle procedure per l’assegnazione dell’ulteriore capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale nonché delle frequenze terrestri, derivanti dal superamento della riserva di 1/3 dell’emittenza locale.
Assegnazione tramite procedura onerosa senza rilanci
Le frequenze sono destinate al mercato attraverso una “procedura onerosa senza rilanci competitivi” di cui l’Autorità deve definire criteri, regole e modalità di svolgimento.
Il testo della delibera 232/20/CONS è scaricabile qui insieme ai relativi Allegato A ed Allegato B.
La genesi giuridica della problematica
Nel merito giuridico della questione, ricordiamo che l’articolo 1, comma 1031-bis della Legge di Bilancio 2018, come introdotto dalla Legge di Bilancio 2019, prevede che “L’assegnazione dell’ulteriore capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale e delle frequenze terrestri, aggiuntive rispetto a quelle destinate alla conversione dei diritti d’uso di cui al comma 1031 e pianificate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel PNAF da destinare al servizio televisivo digitale terrestre per gli operatori di rete nazionali e la Concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale, avviene mediante
procedura onerosa senza rilanci competitivi, indetta entro il 30 novembre 2019 dal Ministero dello sviluppo economico, in attuazione delle procedure stabilite entro il 30 settembre 2019 dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo 1° agosto 2003 n. 259, sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi:
Criteri direttivi
a) assegnare la capacità trasmissiva e le frequenze sulla base di lotti con dimensione pari alla metà di un multiplex;
b) determinare un valore minimo delle offerte sulla base dei valori di mercato individuati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni;
c) considerare il valore delle offerte economiche presentate;
d) garantire la continuità del servizio, la celerità della transizione tecnologica nonché la qualità delle infrastrutture tecnologiche messe a disposizione dagli operatori di rete nazionali operanti nel settore, ivi inclusa la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale;
e) valorizzare le esperienze maturate dagli operatori di rete nazionali nel settore, con particolare riferimento alla realizzazione di reti di radiodiffusione digitale;
f) valorizzare la capacità strutturale di assicurare l’efficienza spettrale, le professionalità e le competenze maturate nel settore, l’innovazione tecnologica e l’ottimale, effettivo e tempestivo sfruttamento della capacità trasmissiva e delle frequenze aggiuntive;
g) assicurare la miglior valorizzazione dello spettro, tenendo conto della attuale diffusione di contenuti di buona qualità in tecnologia televisiva digitale terrestre alla più vasta maggioranza della popolazione italiana […]”.
Il compito della Autorità
In attuazione alle predette previsioni normative, l’Autorità ha avviato con delibera n. 128/19/CONS, del 18 aprile 2019, il procedimento per la definizione delle procedure per l’assegnazione dell’ulteriore capacità trasmissiva disponibile in ambito nazionale e delle frequenze terrestri, aggiuntive rispetto a quelle destinate alla conversione dei diritti d’uso di cui all’articolo 1, comma 1031, della Legge di Bilancio 2018, e pianificate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (di seguito Autorità) nel PNAF, da destinare al servizio televisivo digitale terrestre per gli operatori di rete nazionali e la Concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale. Procedura che si è ora evoluta con la Delibera 232/20/CONS. (E.G. per NL)