Come prevedibile, l’iniziativa della Regione Marche di tentare di calmierare i prezzi della capacità trasmissiva è fallita: nessuna concessione sui contratti dai network provider è stata avanzata.
I fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) dell’AT 11, nel corso della seduta pubblica indetta l’altro ieri per cercare l’accordo oltre il termine ordinario (30 giorni dalla conclusione della seduta pubblica per la definizione dei cd. “utilmente collocati”) attraverso la negoziazione assistita del Ministero dello sviluppo economico, hanno dovuto prendere atto della situazione.
5 giorni
E, conseguentemente, decidere entro i 5 giorni assegnati se accettare le condizioni proposte dagli operatori di rete, definendo i contratti. Oppure rinunciare alla prenotazione di banda e quindi chiudere baracca e burattini.
Contratti nelle altre aree tecniche
Stessa situazione nelle altre aree tecniche, quali Puglia e Basilicata (At 15, seduta pubblica tenutasi ieri) e Calabria (AT 16, seduta pubblica conclusasi lunedì) e presumibilmente in Abruzzo e Molise (AT 13, seduta pubblica prevista per domani) e Sicilia (AT 17, seduta pubblica in data odierna).
Scorrimento
In quasi tutte le aree tecniche diverse sono state le rinunce alla definizione dei contratti che quindi comporteranno la mancata attribuzione di LCN in esito ai bandi agli originariamente utilmente collocati e un eventuale scorrimento delle graduatorie.
Aree critiche
Rimangono intanto altamente critiche le situazioni in Piemonte, Trentino Alto Adige ed in prospettiva in Veneto ed Emilia Romagna relativamente agli effetti tecnici degli switch-off in corso.
Il Veneto e il Milleproroghe
A riguardo del caso specifico del Veneto, si guarda con attenzione alla concreta attuazione della norma inserita nel ddl di conversione del D.L. 228/2021 (cd. Milleproroghe), appena approvato dall’Assemblea del Senato (senza modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera), che dovrebbe consentire deroghe all’applicazione dei pdv interni per consentire migliore performance alla rete di primo livello UHF 42 dell’operatore di rete Raiway, assegnatario dell’unico diritto d’uso regionale. Norma sulla cui concreta utilità molti operatori hanno tuttavia mostrato scetticismo. (E.G. per NL)