Lo scrivevamo già mesi fa: dopo l’iniziale euforia dei mille canali del digitale terrestre (per lo più fuffosi) e l’esplosione dei canali tematici il pubblico torna ad apprezzare la tv generalista.
Come dire: piuttosto che perdersi nel mare magnum dei programmi eterogenei, meglio farsi guidare da chi conosce i gradimenti televisivi di gran parte di noi. Così, mentre l’avvento della tv non lineare si sposta nel tempo anche per questioni tecniche allo stato insormontabili (banda larga da terzo mondo), i superplayer si aspettano un consolidamento degli ascolti delle tv generaliste e di quelle tematiche dopo il forte sviluppo del digitale terrestre dal 2009 ad oggi, che ha in gran parte compensato l’erosione degli ascolti dei principali canali nazionali. Ne è convinto, per esempio, Marco Paolini, direttore marketing strategico di Mediaset, che giudica anche improbabile l’ingresso nel mercato televisivo italiano di nuovi operatori dall’estero. Nel 2009 – data di inizio dello switch-off dall’analogico al digitale e della conseguente proliferazione dei canali tematici – le Tv generaliste nazionali coprivano l’81% degli ascolti; oggi sono scese al 62%. Il 38% di "altro" è composto per l’8% dalle Tv locali (in progressiva discesa), per il 7,5% da Sky e per il 22% circa dalle Tv nazionali tematiche gratuite presenti sul digitale terrestre (nel 2009 valevano il 2,3% degli ascolti). "Mi aspetto nei prossimi anni un consolidamento di questa situazione, quanto meno per quanto riguarda la Tv lineare", ha detto Paolini nel corso di un incontro con la stampa sui sei anni di vita di Iris, rete gratuita del Biscione dedicata al cinema. "Abbastanza lontano appare, al momento, lo scenario di un ingresso di un grande operatore dall’estero nel digitale terrestre, free o pay", ha proseguito parlando di "quasi un eccesso di offerta di banda rispetto alla domanda". Lo sviluppo dei canali tematici ha compensato l’erosione di audience dei canali generalisti di Mediaset, che così negli ultimi anni ha registrato solo un modesto calo degli ascolti complessivi per minuto medio (in sostanza il numero dei contatti pubblicitari) da 2,4 a 2,3 milioni. Oggi le sue Tv generaliste sono viste da 33,7 milioni di persone nelle 24 ore, cui vanno aggiunti quasi 3 milioni di spettatori (l’8% in più) per le tematiche. Da notare, comunque, che Rai 1 o Canale 5 da soli fanno più di 26 milioni di ascolti ciascuno contro i 32 milioni di tutte le tematiche free messe assieme. "Le Tv tematiche raggiungono un pubblico nuovo che non è intercettato dalle Tv generaliste e questo ci ha permesso di mantenere il numero di ascolti complessivi", ha spiegato Paolini. Quanto alla nuova frontiera della Tv non-lineare – su cui Mediaset è già attiva con Premium Play e lo sarà presto con l’offerta on demand Infinity – secondo il manager ci sarà uno sviluppo più lento di quanto non avvenuto con il digitale terrestre per via di una serie di barriere di ingresso: quella tecnologica legata soprattutto all’accesso ad una banda sufficientemente larga; quella economica perchè si tratterà sempre, inevitabilmente, di offerte a pagamento; quella psicologica da "ansia da eccesso di scelta", che potrebbe scoraggiare una larga fetta di pubblico. (E.G. per NL)