Il termine per la presentazione delle domande per i fornitori di servizi di media audiovisivi locali (FSMA) è scaduto ieri. Ora il Ministero dello sviluppo economico dovrà processare i dati delle diverse centinaia di istanze pervenute entro le 24:00 del 21/09/2021 ed inserire i richiedenti (non esclusi) in graduatorie areali. Indi, il dicastero dovrà avviare le procedure pubbliche di negoziazione della banda disponibile sui mux di primo e secondo livello (in quest’ultime si collocano molte delle speranze di sopravvivenza nelle aree congestionate per numero di FSMA) fino all’esaurimento della stessa.
Accaparramento di capacità trasmissiva
Il che, naturalmente, avverrà molto velocemente a seguito delle alzate di mano dei primi posizionati per punteggio, considerato l’incomprensibile vincolo del taglio minimo di 1,5 MB per FSMA (elevato dal Mise dall’iniziale 1 MB fissato da Agcom).
Incoerenza federale e tecnica
Una quantità di banda assolutamente incoerente sia con la necessità di favorire il pluralismo dei fornitori di servizi di media audiovisivi locali (situazione che porterà sicuramente notevole imbarazzo nella Lega, di cui il ministro allo S.E. Giancarlo Giorgetti è vicesegretario, appunto, “federale”), sia con l’evoluzione tecnologica, che consente già ora di veicolare con formati H264 e 265 contenuti di sufficiente qualità anche con quantità di banda inferiore ad un mega e mezzo.
Associazione LCN
Le simulazioni degli scenari areali del blocco LCN pregiato
Nodo gordiano, quest’ultimo, considerato che da alcune simulazioni effettuate incrociando per ogni area tecnica gli attuali occupanti LCN del blocco cosiddetto “pregiato” (10/19) con le più recenti graduatorie dei contributi ex DPR 146/2017 (sulla base di requisiti basati in gran parte sui medesimi criteri dei bandi FSMA e delle future procedure per l’abbinamento degli LCN) ci potrebbero essere alcuni clamorosi avvicendamenti.
Avvicendamenti di fornitori di servizi media audiovisivi nel blocco pregiato 10/19
Cioè soggetti che storicamente occupano il blocco 10/19 che potrebbero scorrere su LCN a due cifre del blocco successivo. E FSMA che, viceversa, potrebbero salire, colonizzando in maniera innovativa l’area pregiata della numerazione del telecomando. Di fatto determinando la chiusura di alcuni marchi consolidati da ultraquarantennale presenza nell’etere locale.
Magma
Il tutto, ovviamente, al netto degli inevitabili ricorsi alla giustizia amministrativa, che renderanno magmatica la situazione, con prevedibili continui assestamenti lungo anni. Già a lungo visti nel decennio scorso, tra diritti d’uso, LCN e contributi. Con pesanti ipoteche sul futuro delle imprese televisive locali. (E.G. per NL)