La I^ sezione del Tribunale di Roma ha respinto il ricorso ex art 700 cpc del Codacons sulla questione del passaggio al digitale terrestre.
Ne dà conto la stessa associazione di consumatori in un comunicato odierno che illustra l’esito, negativo, dell’azione cautelare promossa avanti al giudice ordinario contro RAI, RTI e Telecom Italia Media, responsabili, a suo dire, della produzione di disagi all’utenza in occasione della migrazione alle trasmissioni numeriche nel Lazio. "Come si ricorderà in occasione dello "Switch-off’ avvenuto lo scorso 16 novembre, moltissimi cittadini del Lazio si ritrovarono impossibilitati a ricevere i canali. Un misto tra carenze tecniche, scarsa informazione e problemi di varia natura causò disagi agli utenti che per giorni non poterono vedere la televisione", spiega il Codacons nel comunicato, ricordando che l’associazione "si rivolse allora al Tribunale con un ricorso d’urgenza al fine di tutelare i teleutenti". Col proprio ricorso il Codacons aveva chiesto che fosse ordinato: agli operatori di reti resistenti in giudizio di adottare misure tecniche idonee a consentire la piena ricezione dei segnali o la compensazione dei danni subiti; a RAI di rimborsare ai telespettatori il canone corrisposto per il 2009; a RTI e a Telecom Italia di mettere a disposizione del Codacons e/o di altre associazioni iscritte al CNCU uno spazio tv di almeno 60 minuti al giorno di informazioni agli utenti su come ovviare agli inconvenienti del DTT (sic!). Oggi, però, la doccia fredda, col provvedimento dell’autorità giudiziaria che rigetta in maniera netta le richieste dell’associazione, esposte, secondo il Tribunale, in maniera troppo "generica". Si legge infatti nel testo dell’ordinanza: "La parte ricorrente è ben consapevole che il passaggio dal sistema analogico alla trasmissione in digitale terrestre è frutto di una scelta legislativa di adeguamento alla normativa europea e di una normativa applicativa delle disposizioni di legge emanata in via amministrativa… […] nè è dato a questo giudicante di sindacare gli atti amministrativi applicativi… ". Duro il commento del Codacons: "In sostanza per il Giudice siccome il passaggio al digitale è stato previsto per legge, se i cittadini hanno subito disagi il Tribunale non può farci nulla!". Sebbene la lettura del provvedimento giurisdizionale non pare mostrare la superficialità addebitata dal Codacons al Tribunale, per l’ente portatore di interessi diffusi si tratterebbe di "Una motivazione che dimostra scarsa sensibilità verso gli utenti e che non prende nemmeno in minima considerazione le difficoltà riscontrate dai cittadini, confondendo la legge che impone il digitale terrestre con le carenze degli operatori, la scarsa informazione all’utenza e i problemi tecnici che hanno caratterizzato l’intero passaggio’".