Ieri sera alle ore 19.00 Cine Sony ha debuttato sul canale 55 del digitale terrestre (ex Retecapri).
La nuova rete (il cui format era stato anticipato da questo periodico), edita dalla Sony Pictures Television Network che nel nostro paese ha già lanciato il marchio/palinsesto per bambini POP sul tasto 45 del telecomando (pure proveniente da Retecapri), come noto sarà dedicata interamente al cinema con la trasmissione di cult movie, grandi classici, documentari e film che hanno fatto la storia della settima arte. Nella prima settimana di programmazione, dopo la pellicola-rompighiaccio “Captain Philips” del 7 settembre, i telespettatori potranno vedere, tra gli altri, “Jerry Maguire”, “Spider-Man 3”, “Big Fish” e “Quando l’amore brucia l’anima”.
Il canale free to air, la cui raccolta pubblicitaria sarà gestita da Viacom, si inserisce con prepotenza nel mercato italiano dei prodotti tematici entrando in diretta concorrenza con Iris e Paramount Channel.
Da una prima occhiata al palinsesto si evince la volontà di intercettare tutte le fasce d’età per raccogliere diverse fette di pubblico: la linea editoriale, improntata a sfatare il mito di un canale tematico per soli specialisti, vuole eludere il pericolo di una distribuzione autoreferenziale (apprezzabile ma poco redditizia, ad esempio, su alcune reti pubbliche) per un pubblico di nicchia. In questo senso, Paramount ha fatto da apripista nel settore vincendo molte scommesse in termini di share e investimenti pubblicitari. Tra i programmi di punta della nuova emittente ci sarà Cine Classic, un approfondimento sui capolavori del cinema in onda dal lunedì al sabato alle ore 13 e condotto dalla ex presentatrice Rai Mariolina Simone (meglio conosciuta come La Mario).
Ma l’arrivo sul 55 di Sony non è solo sintomatico di un persistente interesse per la tv free-to-air nel nostro paese, ma anche un importante indicatore di un mercato maturo anche lato utenza. Fino a tre anni fa sarebbe infatti stato impensabile ipotizzare investimenti rilevanti su LCN superiori al 35, range considerato (già nella migliore delle ipotesi) il limite massimo di frequentazione degli utenti attraverso la funzione +/- del telecomando. Recenti studi hanno invece evidenziato che l’utente ha assimilato il modello della numerazione a cavallo tra le due e tre cifre, imparando a ragionare per blocchi di numerazione, così favorendo la generazione dell’effetto traino/vicinanza (se sul 55 c’è un canale d’interesse, ne beneficeranno anche il 54 ed il 56, se non l’intero blocco 50-60). In altri termini, si sta passando dall’era sequenziale a quella dei gruppi di LCN per attrattiva, sul modello delle abitazioni residenziali che assumono o perdono valore in funzione degli inquilini e non solo della loro posizione topografica. (M.R. per NL)