Il Governo Renzi sarebbe in procinto di emanare un provvedimento con il quale saranno sospesi i criteri determinati dall’Agcom per il calcolo dei canoni relativi ai diritti d’uso per le frequenze DTT nazionali e locali.
Il provvedimento normativo, se confermato, sarà un’implicita risposta alle polemiche emerse a seguito del considerevole sconto che la delibera Agcom ha assegnato ai superplayer (Mediaset e RAI), che dagli attuali circa 50 milioni di euro annui corrisponderebbero una cifra intorno ai 26 milioni. Nelle more di una riforma complessiva della materia, gli operatori, pertanto, continuerebbero a versare i canoni sulla base della previgente normativa. La revisione del comparto dovrà tenere conto della contestuale condizione di fornitori di servizi di media audiovisivi dei network provider, che, nel caso di RAI e Mediaset, evidentemente assegnano una posizione di vantaggio di cui la delibera dell’Agcom non pare aver tenuto conto. Secondo le indiscrezioni raccolte, il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli vorrebbe altresì inserire nel provvedimento (che presumibilmente avrà la forma di un decreto-legge) una miniriforma del canone di abbonamento alla RAI, finalizzato a conseguire una diminuzione assoluta (atteso il confinanziamento da parte degli introiti da gioco) ed una modulazione in funzione della capacità di spesa dell’utente. (M.L. per NL)