Call to action associata ai tasti colorati del telecomando (cd. soft key) per visionare 4 contenuti HBBTV (acronimo di hybrid brocast broadband tv) preferenziali ad accesso diretto. E’ questa la nuova funzionalità – che NL aveva anticipato sei mesi fa (novembre 2022) – che, dopo la tecnica del jump, sta destando in questi giorni particolare interesse tra i FSMA (fornitori di servizi di media audiovisivi) e, in generale, i fornitori di contenuti (quindi radio, prodotti in streaming non già presenti sul DTT, ecc.).
Call to action
Al momento la call to action in esame è disponibile sul canale nazionale 170 (Prima Free), ma presto sarà fruibile su molti altri LCN, nazionali ed areali.
Tra mosaico e jump
Il funzionamento è estremamente intuitivo e, proprio per questo, costituisce una grande opportunità che si pone a cavallo tra le altre opzioni della HBBTV: il classico mosaico e lo strategico jump.
L’interlocutore
Ne parliamo con l’ing. Massimo Rinaldi, responsabile dell’Area Tecnica di Consultmedia, che ha contribuito alla realizzazione dell’applicazione sviluppata da Intecgroup di Bologna .
Il mosaico
Partiamo dal mosaico, l’impiego più classico della HBBTV, che prevede lo sfruttamento (di norma) di uno solo dei tasti del telecomando (generalmente il rosso) attraverso smart tv effettivamente connesse.
18 mln di tv effettivamente connesse nel 2022
Le quali, è bene rimarcarlo, sono già oltre 15 milioni e diverrano 18 entro la fine del 2022 (quindi quasi il doppio di quelle che ricevono il satellite).
Il tasto rosso
“Quando compare sullo schermo un’icona rossa (o comunque una call to action associata ad uno specifico tasto del telecomando), attraverso il relativo comando (come detto, di norma il tasto multifunzione di colore rosso, ndr) si accede ad un bouquet costituito da un numero variabile di icone, selezionabili con il mouse del telecomando.
Mux by mux
Ognuna di queste icone è costituita da un prodotto autonomo in streaming audio/video che completa una offerta free o pay”, spiega l’ing. Rinaldi.
Il jump
La tecnica del jump, invece, come abbiamo avuto modo di approfondire recentemente su queste pagine, non fa impiego di alcuna soft key, in quanto, automaticamente, il televisore, dopo aver sintonizzato un canale dotato di apposita applicazione, dirotta l’utente su un contenuto in streaming senza necessità di intervento. In questo caso, quindi, è totalmente assente la call to action.
Questione di banda
“Il jump è particolarmente adatto – sottolinea l’ingegnere – per limitare il consumo di banda sul digitale terrestre, in quanto un contenuto di bassa o bassissima qualità (che quindi impiega una ridotta quantità di capacità trasmissiva del mux) è immediatamente indirizzato ad un flusso streaming a/v di buona qualità (anche HD o 4K).
Passaggio inconsapevole
Il telespettatore con smart tv connessa, in questo frangente, passerà da un contenuto low quality ad uno SD o HD senza praticamente rendersene conto. Ovviamente è possibile anche effettuare il jump direttamente al mosaico, anche se così il vantaggio della tecnica perderebbe la sua efficacia.
Moltiplicatore dell’offerta DTT/IP
Il jump dovrebbe essere attentamente considerato sia dagli operatori di rete che dal regolatore, che potrebbe destinare ad essi i centinaia di LCN disponibili e non attribuiti.
x 20
Ad un contenuto di 2 Mbit/s in H264 potrebbero infatti corrispondere anche 20 (o più) marchi/palinsesti disponibili attraverso la soluzione jump, dando così un fortissimo impulso all’offerta free to air a vantaggio dell’utente, in termini di semplificazione (es. “vai sul canale 320 per seguire un canale audio/video di sola musica rock“, ndr). Non dimentichiamo che col prossimo passaggio al T2/HEVC sarà superata l’attuale indisponibilità di capacità trasmissiva”, evidenzia l’ing. Rinaldi.
Soft key inespresse
Passiamo quindi alla nuova call to action, che parte dalla considerazione che, tra soluzione mosaico e jump, nella maggior parte dei casi, 3 delle quattro soft key colorate rimangono inutilizzate.
L’intuizione
“La nostra idea è stata quella di sfruttarle per consentire l’accesso diretto dal telecomando ad ulteriori 3 prodotti preferenziali , favorendo la comunicazione all’utenza (“vai sul canale 170 e all’avviso sullo schermo premi il tasto blu”, ndr).
Collocati e venduti
“Dopo i primi test positivi, siamo passati alla collocazione sul mercato, ottenendo subito un grande interesse (tanto che le 3 posizioni sono state immediatamente prenotate). Ora stiamo attivando altre call to action di questo tipo associate a canali (LCN) nazionali ed areali attraverso il partner Intecgroup con molti degli oltre 200 FSMA assistiti da Consultmedia“, continua il consulente.
CDN
“Intecgroup, peraltro, offre anche il servizio sottostante, relativo alla rete per la distribuzione dei contenuti (CDN) su cui fonda la fruizione del servizio HBBTV. Aspetto da non sottovalutare, in quanto l’affluenza ai contenuti HBBTV su canali nazionali può facilmente saturare la disponibilità delle connessioni contemporanee utilizzabili”, conclude l’ingegnere. (E.G. per NL)