DTT. Berlusconi non cede alla corte di Vivendi e Sky e rilancia offerta pay

L’a.d. e vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi ha congelato qualsiasi rumors relativo alla vendita del gruppo: per Premium invece possibilità di partnership di minoranza.

Novità all’orizzonte per Cologno Monzese: se è vero che tutte le indiscrezioni circa la possibilità di imminenti cessioni sono state smorzate (il chiacchiericcio comunque ha permesso il decollo del titolo in borsa negli scorsi giorni), va detto che è arrivata la conferma dei lavori in corso per lo sbarco sul satellite di un’offerta pay, che potrebbe essere pronta per l’inizio del 2016. L’obiettivo, come dichiarato da Berlusconi jr, sarà quello di “offrire i contenuti pregiati di Mediaset su tutte le piattaforme, con un decoder unico per il digitale terrestre, il satellite e la banda larga”. Non è da escludere che l’impero del magnate Murdoch possa rientrare nei giochi, dal momento che l’offerta del Biscione si riverserebbe in un pacchetto di canali venduti poi dalla pay tv satellitare. Nel merito il vicepresidente/a.d. ha confermato che nei giorni scorsi è avvenuto “un incontro, anche perché i rapporti con la famiglia Murdoch sono sempre stati continuativi e di lunga data. Si è parlato di vari temi – ha poi aggiunto -: ma ripeto, non è una novità. Incontri ci sono stati anche negli scorsi mesi, è una cosa normale, capita”. E alla domanda relativa a una futura partnership tra i due big, ha risposto con tono deciso: “una fusione Sky-Premium avrebbe certamente senso per la crescita degli abbonati e dei ricavi. Noi di Premium, tuttavia, siamo aperti a partnership, non siamo venditori, non siamo partiti alla ricerca di nuovi soci. Siamo stati cercati. Oggi – incalza il manager – abbiamo una posizione sul mercato italiano su contenuti di vario genere, non solo sul digitale terrestre, e quindi siamo al centro dei giochi e c’è interesse nei nostri confronti”. Berlusconi allarga poi gli orizzonti e accenna anche agli accordi con gli altri vociferati alleati: “negli ultimi mesi ci siamo incontrati con uomini del gruppo Vivendi, ma di sicuro non ci sono progetti comuni che a breve prenderanno il via. Anche con Telecom Italia ci sono dialoghi in corso, ma non trattative per operazioni con la loro banda larga. In realtà – afferma Piersilvio Berlusconi – a Mediaset non interessano accordi commerciali che portino a offerte in cui si sommano i listini della società telefonica con quelli dell’azienda che fornisce contenuti pregiati. Preferiamo restare neutrali, fare una nostra offerta over the top e lasciare liberi i clienti di abbonarsi all’offerta in banda larga che preferiscono”. Certo è che dopo anni di corse e gare in solitaria, la famiglia di Arcore sta ridipingendo il suo impero televisivo all’insegna di partnership e sodalizi, che assecondino quelli del panorama internazionale globalizzato, tenendo conto anche delle nuove abitudini dei telespettatori. E a tener conto dei nuovi gusti e delle preferenze degli utenti ci hanno pensato Tim e il produttore hardware Huawei, che lo scorso mercoledì 29 aprile hanno avviato il primo test live italiano per la Lte Broadcast, la mobile tv di nuova generazione, durante la partita Milan-Genoa, in diretta dallo stadio Meazza di Milano. La nuova tecnologia Lte, sperimentata appunto la scorsa settimana su rete 4G Tim renderà fruibili video e contenuti multimediali ad alta definizione con una qualità di immagine a 4K, permettendo con un solo flusso trasmissivo di dati, di erogare la visione di programmi tv e audiovisivi in contesti particolarmente affollati. “Siamo particolarmente orgogliosi di dare il via alla sperimentazione Lte Broadcast – ha reso noto l’a.d. di Telecom Italia Marco Patuano – che renderà disponibile la mobile tv any time and anywhere con contenuti video ad altissima qualità e contemporaneamente in live streaming”. Come riporta un articolo di ItaliaOggi di giovedì 30 aprile, anche i vertici di Huawei si dichiarano soddisfatti dell’avvio del nuovo progetto: “siamo un’azienda che dedica grandi risorse all’innovazione e che punta ad allargare i confini della tecnologia in collaborazione con clienti e partner, questo è il momento dell’Lte Broadcast”. Ricordiamo ai nostri lettori che a questa prima iniziativa seguiranno altri momenti dimostrativi durante Expo 2015, dove Tim è Official Global Partner. Per quanto riguarda la diffusione futura dell’Lte Broadcast, la rete è ancora in via di realizzazione e per l’offerta commerciale i tempi sono un po’ prematuri. Infatti mancano i device che supportano questa tecnologia, che arriveranno in Italia a partire dalla seconda metà del 2015: perché siano un numero ragionevole bisognerà aspettare però la fine dell’anno, se non addirittura il 2016. (V.R. per NL)

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